Gli effetti del taglio del cuneo fiscale sui lavoratori dipendenti | Pensioni, aumenti per le minime, da gennaio perequazioni per tutti
Con il taglio del cuneo fiscale e l’aumento delle pensioni minime, quasi 240mila lavoratori dipendenti e pensionati umbri si ritroveranno più soldi in busta paga il prossimo anno. In base allo schema di legge varato dal Governo – che deve quindi essere discusso e approvato in Parlamento, con possibilità di modifiche a seguito di emendamenti) si stimano coloro che beneficeranno dei provvedimenti in Umbria.
La novità più importante riguarda il taglio del 3% del cuneo fiscale (in pratica la tassa direttamente trattenuta in busta paga) per i dipendenti che percepiscono fino a 20mila euro l’anno. Una platea che in Umbria è di circa 99mila lavoratori dipendenti (in una regione dove la media del reddito annuio
Riduzione del cuneo fiscale al 2%, poi, per altri 106mila lavoratori dipendenti umbri con reddito compreso tra 20mila e 35mila euro.
Le pensioni
Il provvedimento con cui il Governo vuole alzare le pensioni minime a 570 euro si stima che ruguarderà circa 33mila pensionati umbri. Da gennaio, poi, scatteranno pure le rivalutazioni delle pensioni fino al 7,3% come adeguamento all’inflazione. Parte dell’adeguamento, per gli assegni fino a 2692,32 euro, era già stato assegnato da ottobre con il decreto Aiuti Bis. In tal caso, da gennaio scatterà una perequazione per la quota percentuale restante.
La perequazione sarà a scaglioni: 100% per chi percepisce fino a quattro volte il trattamento minimo Inps; 90% tra quattro e cinque volte il minimo; 75% per gli altri. Si stima che la perequazione dovrebbe essere intorno ai 38 euro mensili per le pensioni minime; 75 euro per le pensioni intorno ai mille euro; 100 euro in più per chi ne percepisce 2000; 150 euro di adeguamento per gli altri.