di Stefania Filipponi (*)
E’ tempo di Quintana e tutti i “problemi” della città sembrano scomparire: rimandati ad ottobre. Come per tradizione l’Amministrazione comunale ha consegnato ai Consiglieri i biglietti per assistere alla gara; gesto apprezzabile, anche se inopportuno in un “momento di conclamata crisi”, in cui l’Ente, per accedere al campo, impone il pagamento della “tariffa intera” anche ai bambini di età superiore ai 4 anni. Inoltre questo è l’unico invito che viene “offerto” ai gruppi di minoranza. – Già perché tutte le iniziative politiche, gli eventi che interessano la città, sono “cosa della maggioranza”. I posti ai tanti tavoli allestiti dal Sindaco, sono tutti rigorosamente riservati e quei pochi, in cui le minoranze possono intervenire, vengono raramente convocati; si apprendono dalla stampa persino le varie nomine sindacali che, ovviamente, sono elargite ad amici “autenticamente doc”. Poi si bacchetta la minoranza perché non è propositiva. Il Consiglio Comunale è ormai svuotato della sua funzione, i consiglieri di opposizione si trovano a disquisire delle pratiche di fronte agli annoiati gruppi di maggioranza, per i quali l’importante è votare e tornarsene a casa. Se qualche consigliere della coalizione del governo cittadino cerca di approfondire alcune tematiche di carattere politico, viene immediatamente tacciato di interessi personali o di aver subito “colpi di sole”. Ed allora non rimane che “far mancare il numero legale”: sintomo di un malessere diffuso ed irreversibile. Poi, alla fine, le pratiche saranno anche votate, ma a quale prezzo?All’opposizione non rimane che presentare interrogazioni o mozioni, che i lunghi tempi di discussione svuotano di qualsiasi sia pur minima valenza politica e fattuale. La Giunta Mismetti è impermeabile alle critiche, le risposte arroganti e nervose del Sindaco sono frutto della sua estrema debolezza. Impegno Civile continuerà a dar voce alle richieste dei cittadini, ma non solo: da questo momento ogni pratica, di dubbia legittimità, che sembri tutelare gli interessi particolari, in mancanza di risposte esaustive in sede politica, verrà sottoposta al vaglio della magistratura. L’invito ad assistere alla Giostra? L’ho restituito: al Campo posso comunque andare (basta comprare i biglietti), agli eventi che interessano la città intendo comunque partecipare, se non invitata imporrò la mia presenza. Prima che Foligno diventi veramente “cosa loro”.
(*) Capogruppo Impegno Civile