Il consiglio regionale ha approvato all’unanimità la mozione proposta dai consiglieri Giancarlo Cintioli (PD) e Franco Zaffini (Fd’I) sulle aziende Ims e Isotta Fraschini di Spoleto. A presentarla di fronte al massimo consesso regionale è stato l’esponente del Partito Democratico che ha invocato, da parte della giunta, un aiuto che vada al di là dell’attivazione degli ammortizzatori sociali, condiviso con i commissari straordinari recentemente nominati dal tribunale nella direzione di un rilancio concreto e duraturo di entrambi i poli produttivi. “A Spoleto – ha sottolineato Cintioli – abbiamo già visto andare in malore una delle aziende più importanti del territorio, la Minerva, non possiamo permettere che la ex Pozzi vada incontro alla stessa sorte. La giunta deve pertanto mettere in campo tutte le iniziative in suo potere per reperire soggetti in grado di assicurare un futuro alle aziende e ai lavoratori”.
Incontro al Pirellone – Circa 300 quelli in forza agli stabilimenti di Santo Chiodo i quali dopo l’avvio della procedura di amministrazione straordinaria e lo sblocco della cassa integrazione attendono qualche novità sugli stipendi arretrati. Intanto i delegati RSU sono stati convocati mercoledì al Pirellone (il palazzo della Regione Lombardia) per un incontro coi sindacati locali. Oltre a quelli spoletini, infatti, fanno capo al Gruppo Casti diversi altri stabilimenti lombardi. Gruppo Casti che, stando alle parole dell’assessore regionale allo sviluppo economico Vincenzo Riommi, “versa in una condizione irreversibile”, culminata con le denunce e i sequestri della Guardia di Finanza dopo il misero naufragio di tutte le strategie messe in atto per uscire dalle procedure di concordato preventivo.
Management – “Per questo – ha dichiarato Riommi oggi in consiglio – abbiamo chiesto di individuare dei commissari che oltre ad interloquire con potenziali investitori possano assicurare alle aziende spoletine quel management e quella direzione che sono mancati negli ultimi anni”. Un discorso che vale specialmente per la Ims, unica grande fonderia rimasta in Italia, mentre Isotta Fraschini, secondo l’assessore, non ha bisogno di grossi investimenti ed ha già partnership industriali consolidate con grandi gruppi (tra cui la Fiat). “Ad ogni modo – ha chiosato Riommi – la presidente Marini avrà a breve un incontro ufficiale coi commissari straordinari. Da parte delle istituzioni regionali c’è la volontà di mettere in campo tutte le iniziative consentite dalla legge”.
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