“Due ore e quindici minuti”. Questo il tempo che hanno impiegato, questa mattina (giovedì 2 marzo), alcuni rappresentanti della Lega Nord per raggiungere la stazione di Sant’Anna, a Perugia, partendo da quella di San Giustino.
I consiglieri regionali Valerio Mancini ed Emanuele Fiorini, il responsabile Aree tematiche Luca Briziarelli, il vicesegretario Umbria Virginio Caparvi e il capogruppo di Città di Castello Riccardo Augusto Marchetti, insieme ad altri attivisti del Carroccio, hanno voluto provare in prima persona il “calvario” che migliaia di pendolari vivono sulla loro pelle quotidianamente, percorrendo il tortuoso percorso Fcu a bordo del treno, alternato forzatamente con l’autobus “sostitutivo”.
“Il viaggio della speranza”, così è stata denominata l’iniziativa, è scattato alle ore 6.45 dalla stazione di San Giustino. Alle ore 7.06, il treno ha raggiunto la stazione centrale di Città di Castello, dove ogni pendolare è costretto a scendere dalla sua carrozza per prendere il (primo) bus sostitutivo per raggiungere Umbertide. Così hanno fatto anche i rappresentanti della Lega che, insieme ad alcune persone rimaste in piedi per mancanza di posti a sedere, sono arrivati alla seconda stazione altotiberina alle ore 7.45. Risaliti a bordo del treno, il viaggio su rotaia è ripreso fino alla stazione di Ponte San Giovanni, dove alle ore 8.35 tutti gli occupanti sono dovuti riscendere per riprendere un altro autobus sostitutivo con destinazione Sant’Anna. Alle ore 9, dopo 2 ore e 15 minuti, il secondo mezzo su gomma ha raggiunto Perugia.
“Paradossale – dichiara Mancini al termine del viaggio – che per percorrere circa 60 km lavoratori, studenti e pendolari in generale impieghino più di 2 ore, venti minuti in più di quello che impiegava il treno a vapore nel 1923. Ci sono responsabilità evidenti della politica che non ha saputo fare programmazione né manutenzione. Dove sono finiti i soldi per quest’ultima lo chiederemo nell’Assemblea Legilsativa”.
“E’ stato letteralmente un viaggio della speranza, – ha ribadito Fiorini – Ora batteremo i pugni in seconda commissione dove abbiamo già presentato una richiesta di audizione con i comitati pendolari e l’assessore Chianella”. Marchetti ha aggiunto: “Va anche detto che le oltre 2 ore diventano quattro per tutti gli utenti che ogni giorno fanno questa tratta, pagando per altro per intero un abbonamento che non è stato neanche minimante sgravato”.