Buone nuove per l’ex Fcu. Da domenica 15 dicembre è infatti entrata in funzione la linea elettrica da Sant’Anna a Città di Castello, una tappa a suo modo “storica” verso la completa riattivazione della ferrovia centrale umbra da Terni a Sansepolcro, prevista per il 2026.
A darne notizia è stato l’ex assessore regionale alle Infrastutture Enrico Melasecche, che nella prossima legislatura sarà l’unico consigliere della Lega. I lavori di potenziamento infrastrutturale e tecnologico, per un investimento di oltre 45 milioni di euro, erano partiti lo scorso giugno, sospendendo il servizio sulla linea fino a settembre.
Già realizzata da decenni ma incompleta e abbandonata a se stessa nell’incuria, la linea elettrica – senza la messa in tensione – era stata vessata dai furti di cavi di rame, procurando un danno incredibile alle casse pubbliche. “Sconsiglio a quei malfattori di avvicinarsi da oggi ai cavi in tensione riacquistati e posti in opera, perché potrebbero avere brutte sorprese”, ha aggiunto Melasecche.
Con questo “upgrade” dunque anche i quattro treni “Minuetto” elettrici, seminuovi, ma vandalizzati e cannibalizzati – che sempre da decenni giacevano ad Umbertide – potranno uscire dall’Officina Manutenzioni di Foligno, non più rimorchiati da motrici a gasolio come sono entrati, ma rigenerati e pronti a correre con i propri motori ad una velocità praticamente doppia rispetto a quella attuale imposta dall’Ansfisa (Autorità Nazionale Sicurezza Ferrovie e Infrastrutture Stradali e Autostradali), ovvero non più di 95 km/h.
Dopo l’attivazione della linea elettrica da Sant’Anna a Città di Castello, ora l’obiettivo è la ricostruzione dell’intera opera, completando anche la tratta tra Ponte San Giovanni e Terni e quella tra Città di Castello e Sansepolcro, dove la circolazione dei treni è tuttora interdetta a causa della debolezza del precedente armamento. “Tutto questo – conclude Melasecche – sarà possibile grazie ai 55 milioni ottenuti dalla giunta Tesei e deliberati dal Cipess proprio mentre infuriava la campagna elettorale denigratoria nel campo ferroviario”.