Con il favore e la collaborazione fattiva della prestigiosa Accademia Pontaniana di Napoli e del suo segretario generale Prof. Ugo Maria Criscuolo, sabato scorso 15 dicembre, nella sala convegni della biblioteca comunale a Palazzo Mauri, si è tenuta una conferenza, moderata dalla giornalista Rosanna Mazzoni, sul tema del presepio ed ispirata ad una celebre frase di Don Primo Mazzolari: ” Se il mondo vorrà ancora avere uomini liberi, uomini giusti, uomini che sentono la fraternità, mai dovranno dimenticare la strada del presepio”. Gli organizzatori hanno scelto questa frase ritenendola significativa per il suo contenuto sia religioso, che civile, atto a unire e non dividere. L’evento è stato programmato nell’ambito della manifestazione: ”Spoleto, la città in un presepe” che è alla sua terza edizione ed organizzato dalla Proloco Spoleto insieme all’Archidiocesi Spoleto Norcia e al Comune di Spoleto.
Sottolineato come l’Accademia Pontaniana di Napoli è una delle istituzioni più importanti al mondo sia per la sua storia prestigiosa che risale al 1443, sia per il livello degli studi condotti in campo umanistico e scientifico. La moderatrice Mazzoni ha anche evidenziato la figura di Giovanni Pontano che, originario di Cerreto di Spoleto, entrò al servizio degli Aragonesi a Napoli nel ‘400 e divenne illustre umanista e politico oltre che uomo di guida dell’Accademia sin dalle origini.
Lo scrittore Marco Ambrogioni, ha brevemente tratteggiato la figura di Don Primo Mazzolari, evidenziando il suo essere stato anticipatore di molti temi poi trattati nel Conclio Vaticano II e oppositore cattolico durante il regime fascista. Quindi ha parlato del romanzo archeologico sui Magi da lui scritto e intitolato “ Per un’altra strada” e di come nello sviluppo del romanzo, si sia basato anche su di un prezioso studio sulle origini del presepio, pubblicato nel primo dopoguerra proprio dall’Accademia Pontaniana, mettendo implicitamente in luce come il tema presepiale abbia suscitato l’interesse anche di intellettuali di grande spessore.
L’argomento è stato trattato dal punto di vista letterario dalla professoressa Antonietta Iacono, vera punta di diamante della conferenza, la quale, docente di letteratura latina medievale e umanistica alla Università Federico II di Napoli, col suo entusiastico e coinvolgente slancio, ha appassionato gli ascoltatori accompagnandoli lungo la strada, è il caso di dirlo, di un celebre poema rinascimentale di Iacopo Sannazaro sulla nascita di Gesù e proprio fino a dove il poeta descrive la scena della mangiatoia con Gesù in fasce, cioè proprio fino al presepio.
E' seguito un intervento della Professoressa Giovanna Silvestri con un interessante escursus delle rappresentazioni della natività nella storia dell’arte, mostrando come artisti di ogni epoca si siano interessati al tema con una produzione di opere senza uguali.
Infine Paolo Virilli, che è a capo di una delle più quotate aziende di restauro e che, anni fa, ha condotto il restauro degli affreschi del Lippi nella Cattedrale di Spoleto, ha parlato della natività in essi rappresentata ed ha condito la sua interessante esposizione tecnica anche con vivaci curiosità.
