Un “raudo“: a questo sarebbe dovuta l‘esplosione avvenuta sabato scorso in piazza Lupattelli a Perugia, su Corso Garibaldi. “Un unico, sporadico avvenimento“, così lo hanno definito fonti della Questura di Perugia, che ora indaga sulla vicenda, ma che si colloca comunque in una zona dove gli obbiettivi potenziali sarebbero due: la chiesa di Sant’Agostino e l’ex Distretto Militare. Quello che era stato all’inizio descritto come un “ordigno“, sarebbe in realtà un petardo: dunque nulla che potesse procurare un danno serio a cose o persone, ma che parrebbe aver scatenato un “procurato allarme”. Le indagini sono ora del tutto indirizzate a cercare di comprendere l’autore e l’origine del gesto: fatto che potrà essere chiarito anche grazie alle tre telecamere di videosorveglianza poste sulla piazza, le cui immagini sono ora al vaglio della Questura. La piazza, dopo il fatto di cronaca, è stata recintata.
Secondo la testimonianza di un esercente della zona, inoltre, il petardo, avvolto in un foglio delle pagine gialle. Il gesto, sembra più essere una “ragazzata. Un episodio sporadico, che se avesse voluto far davvero del male, si sarebbe palesato in maniera differente, magari di fronte la porta della chiesa. Invece il raudo è stato lanciato di fronte alla fontana”. A far pensare è anche l’orario dell’esplosione, avvenuta nel primissimo pomeriggio, quando tutti i locali del posto erano chiusi.
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