Le autorità, gli onori a bandiere e gonfaloni durante la partecipata cerimonia alla Caserma Garibaldi
Il 2° Reggimento Granatieri di Sardegna è stato finalmente ricostituito: a sette anni dall’ambizioso progetto avviato dall’indimenticato Sindaco Fabrizio Cardarelli con il ritorno a Spoleto della Bandiera di Guerra, era l’aprile 2017, il Ministero della Difesa ha ricostituito il Reggimento a Spoleto, dove si era già insediato nel 1996 (con l’allora Sindaco Sandro Laureti), per essere disciolto solo pochi anni dopo.
Se quella idea aveva preso forma e sostanza durante una calda giornata capitolina in occasione della Festa della Benemerita, in cui Cardarelli conquistò con il suo progetto i vertici militari dell’epoca, a portarlo alla luce – oltre all’ex primo cittadino e a chi ha poi proseguito nella sua azione, come i consiglieri di Alleanza civica, nonché a quei granatieri legati alla città del festival – è stata la Presidente della Regione, Donatella Tesei, già Presidente della Commissione Difesa e molto stimata dagli Stati Maggiori.
Giovedì 1 settembre, nella cornice della Caserma “Garibaldi”, si è così tenuta la cerimonia che segue il Decreto di ricostituzione del Ministro della Difesa Guerini dello scorso 26 luglio.
A fare gli onori di casa è stato il Comandante della Brigata Granatieri, generale di brigata Giovanni Brafa Musicoro che ha ricevuto il Comandante delle Forze Operative Sud, generale di corpo d’armata Giuseppenicola Tota per il Vertice militare e con quest’ultimo l’arrivo del Sottosegretario Giorgio Mulè.
Granatieri a Spoleto, la cerimonia e gli interventi
Dopo lo schieramento dei reparti del Battaglione “Cengio” in uniforme da combattimento e storica e dopo aver reso gli onori al Medagliere dei Granatieri, ai Gonfaloni di Comune e Regione dell’Umbria, la banda musicale della Brigata ha accompagnato l’ingresso della gloriosa Bandiera di guerra sulle note dell’Inno di Mameli.
Il sottosegretario Mulè, nel suo discorso, ha voluto ricordare la figura di Cardarelli e l’impegno profuso dalla governatrice Tesei per il raggiungimento di questo obiettivo che si affianca ad altri due importanti progetti annunciati per l’assunzione di oltre 130 posti al Polo armi leggere di Terni e un centinaio allo Stabilimento militare di Baiano. Iniziative attese da anni dai sindacati che restano però in attesa di vedere concretizzati con altrettanti bandi sulla Gazzetta ufficiale (per ora ne è stato pubblicato soltanto uno per una quindicina di posti).
Ricco di testimonianze e di gratitudine verso l’Esercito e i Granatieri il discorso della governatrice Tesei (nel video) che ha sottolineato non solo l‘impegno profuso durante l’emergenza sismica del 2016, nella Operazione “Strade sicure” in difesa dei siti strategici delle principali città dell’Umbria ma anche durante la pandemia in cui i militari hanno dato un prezioso contributo mettendo a disposizione personale sanitario e strutture (dall’ospedale da campo ai covid point).
Il Sindaco Andrea Sisti, ringraziando i suoi “predecessori”, ha rinnovato stima e affetto al reparto militare e ogni sostegno da parte dell’amministrazione comunale. Che da oggi, vale ricordarlo, potrebbe concludere il progetto Cardarelli lavorando ad individuare un’area per la realizzazione di palazzine da destinare ai militari, punto questo fondamentale per suggellare una duratura permanenza del Reggimento.
Da gennaio 700 militari di stanza alla Caserma Garibaldi
La rinascita del Reggimento (da gennaio saranno 700 i militari di carriera di stanza alla Garibaldi, oggi sono circa 450) rappresenta non solo una presenza importante per l’Umbria sotto il profilo di tempestivi interventi di protezione civile, ma una certezza economica per lo sviluppo della città del festival.
Al termine degli interventi c’è stato il passaggio di consegne dal comandante del Battaglione “Cengio”, tenente colonnello Andrea Pagliaroli, che in appena un anno ha saputo conquistare la fiducia delle istituzioni e la stima della cittadinanza, al colonnello Pier Giorgio Giordano, da ieri comandante del Reggimento.
Le autorità presenti alla cerimonia per il 2° Reggimento Granatieri
Tra le autorità intervenute il Prefetto Armando Gradone, il Questore di Perugia Giuseppe Bellassai, il Comandante provinciale dei Carabinieri, colonnello Stefano Romano, il tenente colonnello Doriano Di Salvatore del Comando provinciale della Guardia di Finanza, l’ingegner Benedetto Tavoni, responsabile della Agenzia Dogane e Monopoli di Perugia, il Presidente della Vus, ingegner Vincenzo Rossi. Presenti anche, tra gli altri, alcuni dei Sindaci dei comuni limitrofi a Spoleto, parlamentari umbri e consiglieri comunali di Spoleto (tra cui Alessandro Cretoni e Gianmarco Profili), l’ex senatore Domenico Benedetti Valentini e l’ex presidente del consiglio comunale Giampiero Panfili.
Sugli spalti riservati alle autorità anche il figlio di Fabrizio Cardarelli, Carlo, in rappresentanza della moglie Manuela e della sorella Giulia, la cui presenza era stata da più parti richiesta quale segno tangibile di riconoscenza al compianto professore che aveva sempre portato nel cuore l’Esercito, con cui aveva assolto gli obblighi di leva fino al grado di tenente.
Una curiosità
Folta la rappresentanza di Granatieri in pensione che hanno voluto condividere la giornata. A cominciare dal generale Giovanni Garassino, presidente dell’Associazione nazionale Granatieri di Sardegna, il generale Mario Buscemi, già Sottocapo di Sme e Presidente di Assoarma, il generale Ernesto Bonelli, Presidente sezione studi Granatieri di Sardegna, il Generale Massimo Meinero e il generale Massimiliano Del Casale, consigliere del Sottosegretario.
Fu proprio l’allora Sottocapo di Sme, il perugino Mario Buscemi, a presenziare, il 1 luglio 1996, insieme al Sindaco Laureti, al carosello storico che da Piazza Duomo raggiunse la “Garibaldi” cui diedero vita in uniformi storiche i granatieri del 2ndo Reggimento, che proprio in quel giorno si insediò a Spoleto agli ordini dell’allora colonnello Bonelli.
Un evento impresso ancora nella memoria delle migliaia di spoletini che vi parteciparono. Che Buscemi e Bonelli, a margine della cerimonia, sono stati invitati a ricordare
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