Esercito, cambio al vertice del Polo Terni / Ghione lascia a Colonnello Ezio Vecchi / Ft - Tuttoggi.info

Esercito, cambio al vertice del Polo Terni / Ghione lascia a Colonnello Ezio Vecchi / Ft

Luca Biribanti

Esercito, cambio al vertice del Polo Terni / Ghione lascia a Colonnello Ezio Vecchi / Ft

Le Autorità si stringono intorno alla Fabbrica / Sindacato diserta cerimonia / La protesta e il calice
Lun, 22/09/2014 - 18:18

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Cambio al vertice del Polo delle armi leggere di Terni (alla città caro con il vecchio nome di Fabbrica d’armi). Questa mattina, nell’ambito della cerimonia presieduta dal Capo dipartimento del Comando Logistico dell’Esercito, Tenente Generale Porrazzo, il colonnello Gabriele Ghione ha passato il comando al colonnello Ezio Vecchi. L’incontro è stato seguito dal personale della fabbrica e da molte autorità che, mai come in questa occasione, si sono strette intorno alla istituzione militare. A cominciare dal sindaco Leopoldo Di Girolamo – accompagnato per la prima volta dal Gonfalone della città di Terni – che si è intrattenuto a lungo con i vertici del Polo. Al fianco dei labari delle associazioni combattentistiche c’erano, fra le autorità, il vice prefetto Gambassi, il presidente della Provincia Polli, il presidente della Camera di Commercio Cipiccia, il dottor Cerase direttore centrale di Ispedife, il dottor Fornaci presidente della Fondazione CaRiT, il generale Romeo del Dipartimento Trasporti e materiali, il generale Morlino direttore dello stabilimento di Baiano di Spoleto, il colonnello Felli comandante provinciale dei carabinieri, il colonnello Ritunno  del Comando provinciale della Guardia di Finanza, il colonnello Aulicino e la dottoressa Segatori del Centro selezione dell’Esercito di Foligno, il vicequestore Katia Grenga comandante della Polizia stradale, il colonnello Palescandolo comandante provinciale della Forestale, il dottor Mariantoni comandante provinciale dei Vigili del fuoco, il comandante Bernardi della Gendarmeria vaticana, il dottor Boccolini comandante della Polizia municipale di Terni e il dottor Pece direttore dei Beni culturali. Folta anche la rappresentanza di ufficiali che negli anni hanno prestato servizio a vario titolo alla Fabbrica d’armi; tra questi i generali Pesce, Cuozzo e Giancane e il colonnello Riso.Lascio oggi un Polo – ha detto il colonnello Ghione destinato a guidare la 2nda divisione della Direzione armamenti a Roma – che rappresenta una eccellenza nell’Esercito e nel panorama industriale cittadino, che si relazione con le Università e con le maggiori industrie, che forma dipendenti militari e civili della Difesa, che siede a pieno titolo nei contesti internazionali di settore. L’Italia non può fare a meno del Polo di Terni, ma credo anche che esso vada difeso da coloro che per mero calcolo possano decidere di ridurne la potenzialità; su questo fronte ho fiducia nelle decisioni del vertici militare e della politica che tante volte hanno sottolineato l’importanza strategica di questo ente per pensare ad una marcia indietro. Lascio un ente con uno dei migliori costi orari del settore, in trend di diminuzione, un ottimo patrimonio di impianti e macchinari e conti in ordine. Sono convinto che il Polo potrà funzionare bene solo se si manterrà l’attuale struttura organizzativa, reintegrando il personale che esce per raggiunti limiti di età con personale più giovane, possibilmente già formato”. Parole che hanno strappato il lungo applauso dei presenti e che sono state riprese dal generale Porrazzo che ha ribadito come “i vertici della Difesa ritengono strategica” la fabbrica ternana che, per il suo lavoro, ha nel tempo meritato la fiducia di tutte le Forze armate, dei Corpi armati dello Stato e anche di Corpi esteri come “testimonia oggi la presenza della Gendarmeria vaticana”. Insomma i vertici militari restano schierati in difesa del Polo.

Una risposta al sindacato, i cui rappresentanti di Rsu e sigle sindacali hanno stamani “disertato” la cerimonia di ingresso del nuovo direttore in segno di protesta contro il Ministero della difesa che non ha previsto le auspicate  nuove assunzioni con relativo “taglio” di un centinaio di profili dalla pianta organica, pur garantendo comunque la piena occupazione di tutti i dipendenti. La protesta dei sindacalisti, a quanto trapela dalle mura della fabbrica, non sembra però molto piaciuta ai lavoratori che hanno anche criticato come qualcuno dei rappresentanti dei lavoratori, pur disertando la cerimonia, non abbia rinunciato al vin d’honneur. Come a dire, laddove non poté la protesta, riuscì il calice?

Chi è il colonnello Vecchi – laureato in ingegneria elettronica, ha conseguito successivamente la specializzazione in armi e munizioni. Dal 1994 al 2001 ha prestato servizio presso lo Stabilimento militare di Baiano di Spoleto dove ha ricoperto molteplici incarichi tra cui quello di Capo servizio lavorazioni. Ha prestato  servizio presso il Centro tecnico del Genio in Roma e, dal 2002 al 2008, ha ricoperto l’incarico di direttore della sezione munizionamento ed esplosivi della Direzione armamenti terrestri. Dal 2008 al 2011 è stato inviato presso il Redsotne Arsenal di Huntsville in Alabama in qualità di Cooperative Programme Personnel nell’ambito del programma MLRS. Tra i corsi frequentati vanta il Corso tecnico applicativo, il 7° Corso dell’Istituto superiore di Stato Maggiore Interforze, il Master in scienze strategiche, il riconoscimento di Consigliere giuridico, il Master in management dei materiali ed il Master in procurement and management.

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