"Esami fino a mezzanotte per abbattere le liste d'attesa" - Tuttoggi.info

“Esami fino a mezzanotte per abbattere le liste d’attesa”

Redazione

“Esami fino a mezzanotte per abbattere le liste d’attesa”

La proposta di Squarta: 5 milioni per gli straordinari di medici e infermieri
Mer, 25/07/2018 - 13:11

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Visite in ospedale fino a mezzanotte. E’ la pro posta del portavoce del centrodestra in Regione, Marto Squarta (FdI), per abbattere le liste d’attesa. Una proposta che a qualcuno è apparsa come una provocazione, visto anche il periodo in cui viene formulata, fine luglio, quando in genere negli ospedali c’è il problema di garantire adeguati servizi nonostante la turnazione delle ferie del personale medico e infermieristico.

Squarta però insiste e propone “un super straordinario a medici, infermieri e tecnici che garantiranno esami oltre l’orario, aumentando così i vantaggi per i pazienti che lavorano”. Chiedendo alla Regione di investire 5 milioni di euro per abbattere le liste d’attesa. “Questo denaro, irrisorio se pensiamo che il bilancio regionale destina al capitolo della sanità un miliardo e mezzo di euro – prosegue l’esponente di FdI – sarà utile a pagare l’attività ‘extra-time’ delle diverse figure professionali che vorranno garantire la loro presenza per offrire il servizio in orari prolungati, quando, normalmente, ambulatori e laboratori sono chiusi. In questo modo ridurremo drasticamente le infinite liste d’attesa. Le visite potrebbero essere fatte tutti i giorni fino alla mezzanotte e anche il sabato mattina. Così verrà consentito ai pazienti che lavorano di ottenere esami in orari diversi rispetto a quelli istituzionali ai quali siamo abituati. Per loro – aggiunge – non sarà più necessario assentarsi dal posto di lavoro per una giornata intera oppure dover chiedere permessi orari al datore per recarsi in ospedale a fare una visita specialistica oppure sottoporsi a tac, lastra o una risonanza magnetica. Al call center, esattamente come accade ora, potranno prenotare gli appuntamenti avendo la certezza di trovare disponibilità maggiori e tempi d’attesa chiaramente più brevi”.

Qualcosa di simile è stato fatto in Toscana. Non una provocazione, dunque, ma una proposta concreta con uno scambio offerto al personale sanitario: più soldi in cambio di uno sforzo in più.

Per Squarta, inoltre, ci sarebbe il vantaggio di ottimizzare la “produttività” delle attrezzature mediche: “È opportuno – conclude il consigliere regionale – far funzionare a pieno regime i costosi macchinari offrendo a chi ne ha bisogno un servizio pubblico sempre migliore, anche sul fronte della chirurgia. Deve essere sempre valorizzata l’importanza del servizio sanitario pubblico e le eccellenti figure professionali meritano di essere gratificate con tariffe soddisfacenti”. La risposta alla maggioranza. E, ovviamente, a medici e infermieri.


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