Terzo e ultimo scritto stamani per i quasi 500 mila candidati alle prese con gli esami di Maturità. Un appuntamento che slitta di un giorno per gli studenti romani, poiché la data della prova coincide con la festività del santo patrono.
Stavolta i ragazzi si dovranno cimentare con il cosiddetto «quizzone», un pacchetto di test che, a differenza delle due precedenti prove, sono predisposti non dal ministero ma dalle varie commissioni esaminatrici. Una prassi che però potrebbe presto cambiare: il ministro Gelmini, infatti, ha in mente per gli studenti dell'ultimo anno delle superiori un esame più «europeo» e pensa di affidare all'Invalsi (Istituto per la valutazione del sistema d'istruzione) la messa a punto di una prova, uguale per tutti, basata su test a risposta multipla con l'obiettivo di garantire omogeneità di giudizio su tutto il territorio nazionale.
I test riguardano non più di cinque discipline e non si discostano dalle simulazioni e dalle esercitazioni svolte dai ragazzi durante l'anno scolastico. Gli studenti avranno a che fare con un elaborato sintetico oppure con veri e propri quesiti a risposta singola (da 10 a 15) o multipla (da 30 a 40); con problemi scientifici a soluzione rapida (non più di 2); casi pratici e professionali (anche questi non più di 2); oppure, secondo gli indirizzi di studio, con la realizzazione di un progetto.
( fonte Corriere.it)