Punta al recupero di grosse risorse economiche per Regioni e Comuni, derivanti dall’applicazione della massima tariffazione ai concessionari delle acque pubbliche per la produzione di energia elettrica, la proposta di legge a firma del consigliere regionale M5S Andrea Liberati. Un importo che, a detta dello stesso cittadino pentastellato, potrebbe raggiungere un importo di almeno 110 milioni di euro netti ogni anno e che potrebbe essere redistribuito per l‘80% tra tutti i Comuni interessati dagli impianti.
Un cambio di aliquota già applicata dalla Regione Abruzzo, decisione che è dovuta anche passare sotto il giudizio della Corte Costituzionale, e che oggi garantisce alla Regione limitrofa un introito di circa 40 milioni di euro derivanti dai canoni idroelettrici, contro i precedenti sei.
Il Movimento 5 Stelle dell’Umbria presenterà dunque nei prossimi giorni una proposta di legge per stravolgere la normativa in vigore, che si concentrerà sui seguenti punti:
1) massima tassazione ai titolari di grandi concessioni idroelettriche, un livello equiparato a quello dell’Abruzzo, Regione benchmark per entrate annue;
2) l’assegnazione dell’80% degli introiti dei canoni ai Comuni interessati dagli impianti;
3) ricalcolo dei canoni sulla base della potenza efficiente dell’impianto e non più su quella nominale, ferma a 70 anni fa;
4) ricalcolo dei canoni per intervenute variazioni di bacino e/o di altra natura che abbiano comportato maggiore produzione e quindi canoni mai riscossi;
5) controlli rigorosi sull’effettivo incasso da parte degli Enti Locali dei c.d. sovracanoni rivieraschi e derivanti dal BIM, Bacino imbrifero montano;
6) per lo speciale sito delle Marmore, riapertura obbligata giornaliera della Cascata quale sito naturalistico bimillenario e vincolato, con mera riduzione di portata;
7) imposizione di presenza sul territorio umbro della sede legale e della direzione di produzione tecnico amministrativa e finanziaria dei concessionari idroelettrici.
L’invito del M5S all’Umbria è quello di sollecitare il Governo italiano a relizzare gare per le concessioni, in linea con con le indicazioni dell’Europa a totale vantaggio dei territori.