“Dare sostegno al reddito dei lavoratori e assicurare una adeguata collocazione professionale che possa garantire un futuro dignitoso a tutte le maestranze e alle loro famiglie. Questo l'obiettivo raggiunto a Terni – dichiara il Segretario Confederale Regionale UGL Enzo Gaudiosi – nel corso dell'incontro con la direzione aziendale della Emicom. Un passaggio importante compiuto con la firma dell'accordo per la cassa integrazione straordinaria. La Cigs, che sarà applicata per un anno, interesserà tutti i 160 dipendenti dello stabilimento. Tale soluzione consentirà di gestire questa difficile situazione creatisi in azienda in seguito alla crisi del comparto”.
Il vertice, iniziato venerdì alle ore 16 e protrattosi per ore, si è svolto nella sede ternana di Assindustria alla presenza dei responsabili provinciali dell'Ugl, settore Metalmeccanico, di Perugia, Maurizio Maggi, e di Terni, Daniele Francescangeli che hanno sottoscritto l'accordo. Mentre l'azienda era rappresentata dal capo del personale, dottor Simone Cascioli.
“L'intesa raggiunta con l'impresa per l'attivazione della cassa integrazione straordinaria – sottolinea il segretario Gaudiosi – riguarderà tutti i lavoratori. Il documento è stato già inviato a Roma, al Ministero del Lavoro che dovrà ora ratificare l'accordo e che nei primi giorni di marzo aprirà un tavolo di confronto a cui parteciperà anche l'Ugl. Lo stesso accordo sarà sottoposto anche ai lavoratori che dovranno dare il loro consenso dal momento che il 60% del contributo erogato sarà prelevato dalla loro retribuzione finora versata”.
Il Segretario Regionale Gaudiosi ha espresso “massima soddisfazione per il risultato conseguito da parte dell'Ugl che in ogni fase della vertenza ha garantito la massima disponibilità a proseguire la trattativa in questo percorso di ridefinizione degli organici e, quindi, ad intervenire con tutti i mezzi possibili a supporto dei lavoratori. Un risultato niente affatto scontato, frutto degli sforzi che sono stati compiuti da mesi per scongiurare il pericolo della disoccupazione. È ovvio che ora, anche le Istituzioni dovranno fare fronte comune con il sindacato per accompagnare il piano di sviluppo futuro dell'azienda evitando qualsiasi ridimensionamento dell'attività produttiva”.