Il compito del Comitato operativo regionale è quello di gestire l'accoglienza e l'assistenza profughi; in Umbria già arrivati 2700 ucraini
Sarà uno specifico Comitato operativo regionale ad occuparsi in Umbria della gestione dello stato di emergenza relativo agli interventi in conseguenza degli accadimenti in atto nel territorio dell’Ucraina.
E’ quanto prevede il Decreto firmato dalla presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, cui è affidata la responsabilità di presiedere il Comitato, essendo stata nominata Commissario straordinario per gestire l’emergenza ed alla quale compete quindi il coordinamento nella regione dell’organizzazione dei rispettivi sistemi territoriali di protezione civile nelle attività di soccorso, assistenza ed accoglienza alla popolazione proveniente dall’Ucraina.
Il comitato
Il Comitato – insediato questa mattina dalla presidente Donatella Tesei, presente anche l’assessore regionale, Enrico Melasecche, titolare della delega per la Protezione civile – risulta ora composto, oltre che dalla stessa presidente della Regione, dall’Assessore regionale con delega alla Protezione civile; Direttore regionale Governo del territorio, ambiente e protezione civile; Direttore regionale Risorse, programmazione, cultura, turismo; Direttore regionale Salute e Welfare; Direttore regionale Sviluppo economico, Agricoltura, Lavoro, Istruzione, Agenda Digitale; Dirigente del Servizio regionale Protezione Civile ed Emergenze; Referente sanitario regionale (Direttiva Presidente del Consiglio dei Ministri 24 giugno 2016); Prefetto di Perugia; Prefetto di Terni; Questore di Perugia; Questore di Terni; Comandante Legione Carabinieri Umbria; Comandante del Comando Regionale Umbria della Guardia di Finanza; Per le forze armate: rappresentante del Comando Militare Esercito Umbria (nominato dai vertici delle Forze Operative EI di Padova); Presidente ANCI Umbria; Presidente UPI Umbria; Direttore Ufficio Scolastico Regionale e associazioni di volontariato e del terzo settore. Alle riunioni del Comitato potranno essere invitati e partecipare anche rappresentanti delle comunità di cittadini ucraini presenti nelle realtà locali.
I contenuti del Decreto, e le indicazioni operative contenute in una nota del Capo dipartimento nazionale di Protezione civile, Fabrizio Curcio, sono stati illustrati dalla dirigente della Protezione civile regionale, Stefania Tibaldi, nel corso seduta odierna congiunta del Comitato e del COR, coordinata dal Direttore regionale Stefano Nodessi Proietti, che si è occupato in primo luogo della gestione in Umbria dell’emergenza profughi provenienti dall’Ucraina.
Il COR, nella sua composizione originale, oltre a fungere da supporto tecnico operativo del nuovo Comitato, continuerà altresì ad occuparsi della gestione residua dell’emergenza Coronavirus, fino al termine dello stato di emergenza, così come previsto dalla recente delibera della Giunta regionale, con la quale l’esecutivo di Palazzo Donini ha definito le modalità di gestione dell’emergenza Ucraina nell’ambito regionale.
Il Comitato quindi fin dalla riunione odierna di insediamento ha già avviato una approfondita analisi della situazione in Umbria dove, ad oggi, risultano essere arrivati già circa 2600 cittadini ucraini (di cui 1700 in provincia di Perugia e 900 in quella di Terni), molti dei quali minori. E’ emersa quindi la necessità di definire, anche sulla base delle indicazioni che giungeranno dal Dipartimento nazionale di Protezione civile, piani operativi flessibili in grado di fronteggiare la situazione in considerazione del fatto che gli scenari sono molto incerti ed in continua evoluzione. L’obiettivo comune è quello di assicurare alla popolazione ucraina che ha già raggiunto, o raggiungerà il territorio regionale, la migliore assistenza possibile, dall’accoglienza, all’assistenza sanitaria ed all’inserimento dei minori nei percorsi scolastici.
Si è stabilito di costruire un database unico presso la Protezione civile regionale in cui confluiranno i dati in possesso delle Prefetture di Perugia e Terni riguardo i profughi ospitati nelle famiglie e quindi l’assistenza e la vaccinazione di ciascuno di loro.
È stato approvato anche l’accordo con le associazioni di categoria per l’utilizzo di strutture alberghiere in caso di afflusso massiccio di profughi.
Un ringraziamento particolare è andato alle Caritas della nostra regione che hanno messo a disposizione le loro strutture si stanno svolgendo un importante lavoro di sostegno alla popolazione Ucraina oggi presente nella nostra regione.