L'ex vicesindaco cercherà di raccogliere l'eredità di Paolo Fratini (a fine mandato) con una coalizione per ora appoggiata da Pd, Rifondazione Comunista e Psi | Se la vedrà con gli sfidanti Fabio Buschi e e Corrado Belloni
Stefano Veschi sarà il candidato sindaco per le prossime elezioni comunali di San Giustino. L’annuncio ufficiale è arrivato stamattina (13 gennaio) durante l’assemblea pubblica di ‘San Giustino Partecipa’ tenutasi al Cva locale.
Già vicesindaco e Assessore allo Sport, Veschi cercherà di raccogliere l’eredità di Paolo Fratini (a fine mandato) con una coalizione per ora appoggiata da Pd, Rifondazione Comunista e Psi. Si tratta del terzo candidato sindaco, che va ad affiancarsi all’ex sindaco Fabio Buschi, esponente dell’area di Centro, civica, liberale e riformista e Corrado Belloni, espressione della con Lega e Fratelli d’Italia.
L’iniziativa di stamattina è stata introdotta dai portavoce del movimento di maggioranza Sara Marzà e Michele Sensi. Quest’ultimo ha sottolineato come “il percorso intrapreso si fonda su valori comuni e ci siamo impegnati per favorire un nuovo progetto politico in cui far prevalere la partecipazione attiva dei cittadini“. “Per noi la politica significa agire nel presente e costruire il futuro – ha proseguito Marzà –. Servono competenze e sensibilità per costruire insieme un progetto di cittadinanza, per ascoltare, dialogare, fare. Proprio su questi presupposti avanziamo la candidatura a Sindaco di Stefano Veschi“.
“Sono onorato della proposta – ha dichiarato Veschi nel suo intervento rivolto all’assemblea -, accetto perché mi sento pronto e convinto, anche grazie al lavoro tematico e programmatico che San Giustino Partecipa ha svolto negli ultimi mesi e al quale ho cercato di portare il mio contributo. Insieme abbiamo riscoperto la voglia di esserci, discutere e immaginare presente e futuro. Abbiamo riscoperto la centralità della persona, idee e valori che partono da inclusione e coesione sociale. Nessuno deve restare indietro. Dobbiamo partire da chi è in più difficoltà: giovani e anziani“.
Veschi ha poi proseguito sostenendo che “serve però un modo nuovo di interpretare la politica e l’amministrazione. Non è davvero possibile attardarsi su schemi vecchi. Serve una nuova idea di istituzione partecipata, in grado di produrre una rappresentanza più larga ed inclusiva, a partire dallo sviluppare un regolamento di partecipazione civica. Del resto nel percorso di San Giustino Partecipa abbiamo imparato che 10 teste pensano meglio di una, e 100 meglio di 10. Per questo penso che la convergenza del movimento ‘San Giustino Propone’ sia un valore aggiunto, così come lo è stato il contributo di singoli, associazioni, forze politiche e sociali. Oggi è un giorno importante perché, oltre alla mia candidatura, promuoviamo un nuovo movimento e lo facciamo insieme“.
Veschi ha concluso precisando che “siamo di fronte ad una sfida vera, attraversata da problemi di fondo che non risparmiano nemmeno la nostra comunità. Le povertà si allargano, i lavori sono precari e sottopagati, le aspirazioni dei giovani si infrangono. Manca la fiducia nel presente e si fa strada un atteggiamento sempre più narcotizzato e spaventato. Ecco, io penso che il nostro movimento si debba porre questi problemi per cercare di riprendere in mano da subito il nostro presente, di farlo insieme per contrastare la rassegnazione e reagire ai problemi di tutti. Questo è il mio impegno per oggi e per domani”.