Il seggio attribuito a Squarta (FdI) "passa" a Catia Polidori (FI), quello di Spinelli (Pd) a Pavanelli (M5s)
Il “Viminale” cambia alcuni verdetti sugli eletti alla Camera dei Deputati dall’Umbria. Nel riconteggio dei resti, infatti, Fratelli d’Italia perde il seggio che era stato assegnato a Chiara La Porta, che l’esponente del partito di Giorgia Meloni, candidata anche in Toscana, avrebbe “lasciato” a Marco Squarta. Il seggio viene attribuito alla capolista di Forza Italia, Catia Polidori, che così, insieme a Raffaele Nevi eletto all’uninominale, porta a Roma due parlamentari.
Una beffa per Squarta, che in queste ore non aveva voluto rilasciare dichiarazione proprio in attesa dell’ufficializzazione del risultato. Che lo vede fuori dal Parlamento nonostante a livello nazionale il riconteggio dei resti abbia premiato Fratelli d’Italia. A questo punto Squarta rientra in gioco nel rimpasto di Giunta in Regione.
Anche il Pd “perde” il secondo eletto alla Camera. Il seggio che per alcune ore è stato attribuito a Pierluigi Spinelli torna alla rappresentante pentastellata Emma Pavanelli. Che però, in una nota, invita ad attendere l’ufficialità, a causa del complesso sistema elettorale.
L’errore da parte del Ministero dell’Interno sembra sia legato alla mancata redistribuzione dei voti di +Europa (che non ha raggiunto la soglia del 3%) e del sistema dei resti. Un errore che era stato da subito segnalato dall’esponente perugino dei Radicali, Michele Guaitini.
La proclamazione degli eletti, comunque, ancora non c’è. Perché il Viminale sta verificando i voti. E perché, ma questa sarà un’ulteriore vaglio, +Europa, esclusa solo per qualche decimale, ha chiesto il riconteggio dei voti, che riguarderà anche le schede nulle.
Attualmente, quindi, i parlamentari eletti in Umbria sarebbero, sempre in attesa dell’ufficialità:
Senato: Franco Zaffini (FdI, uninominale), Antonio Guidi (FdI), Walter Verini PD);
Camera: Raffaele Nevi (FI, uninominale); Virginio Caparvi (Lega, uninominale), Emanuele Prisco (FdI), Catia Polidori (FI), Anna Ascani (Pd); Emma Pavanelli (M5s).