Continua ad oltranza lo sciopero dei lavoratori della “Elettrocarbonium” che vivono nella più assoluta incertezza momenti di grande tensione. Oltre al mancato pagamento di 3 stipendi, sarebbe stata pagata, infatti, secondo i sindacati, soltanto la tredicesima, si apre uno scenario destinato a creare più di qualche problema in sede di confronto tra le parti. Sempre secondo i sindacati, l’ad Monachino avrebbe messo in atto una specie di ‘ricatto’, dicendosi disposto a versare le spettanze di dicembre soltanto in cambio della firma della cassa integrazione ordinaria.
La proposta è stata rifiutata dalle sigle sindacali, che ritengono inaccettabile un simile scenario, visto che non c’è garanzia sul futuro produttivo dello stabilimento. Da ieri pomeriggio i lavoratori sono in stato di agitazione, mentre le istituzioni e le rsu, ricevuti da vice prefetto e capo di gabinetto della Prefettura, hanno elaborato un documento da inviare al Mise, per chiedere un atteggiamento più responsabile sia da parte di “Elettrocarbonium” che di “Sgl Carbon”. Ecco il testo del documento:
“Spett.li Sig.ri in indirizzo la presente per comunicare che ad oggi la Soc. Elettrocarbonium, dopo aver ricevuto il pagamento da parte di Sgl Carbon, ha provveduto soltanto parzialmente al pagamento delle spettanze ai lavoratori.
Dopo verifica possiamo infatti affermare che l’unico pagamento certo effettuato ha riguardato la 13ma mensilità. Vorremmo qui ricordare che le spettanze non ancora saldate riguardano gli emolumenti relativi ai mesi di Dicembre 2015, gennaio 2016 e alla scadenza del 15 marzo p.v., anche la mensilità di febbraio 2016.
Il referente di Elettrocarbonium, dott. Monachino ci ha telefonicamente confermato di avere effettuato anche il pagamento delle spettanze del mese di Dicembre ma al momento non vi è da parte dei lavoratori alcun riscontro. Lo stesso dott. Monachino, sempre telefonicamente afferma di valutare il pagamento della mensilità relativa al mese di gennaio soltanto previo accordo per la concessione della cassa integrazione ordinaria.
Le OO.SS. Territoriali avendo verificato che al momento non sussistono le condizioni di garanzia relative alla ripresa produttiva – condizione necessaria per un accordo di Cigo – non sono ad oggi disponibili ad addivenire a tale accordo. Tali condizioni sono poi ulteriormente peggiorate in quanto qualche giorno fa l’azienda ha subito anche l’interruzione della fornitura del gas metano.
Alla luce di quanto sopra chiediamo urgentemente al MISE ed alle Istituzioni tutte di verificare con le parti in causa (SGL ed Elettrocarbonium) se esistano ancora i margini per una trattativa degna di questo nome. In caso affermativo che le parti in causa facciano finalmente partire una trattativa seria. Qualora invece queste condizioni non sussistano, chiediamo che, da una parte, venga da Voi contattata urgentemente la soc. Elettrocarbonium alla quale poi chiedere il pagamento delle spettanze pregresse, ivi comprese le quote relative al tfr e fondo assistenza sanitaria nonché l’avvio della procedura per il licenziamento collettivo dei lavoratori; dall’altra, che venga chiesto ad Sgl di velocizzare il processo di riconsegna degli impianti e delle aree da parte di Elettrocarbonium affinché si tenti di cercare soggetti imprenditoriali nuovi che siano interessati all’industrializzazione”.