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Edilizia Residenziale Pubblica, firmato protocollo d’intesa tra Regione Umbria, Ater e Guardia di Finanza

Redazione

Edilizia Residenziale Pubblica, firmato protocollo d’intesa tra Regione Umbria, Ater e Guardia di Finanza

Ven, 14/06/2013 - 12:27

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Regione Umbria e Ater (Azienda territoriale per l’edilizia residenziale) regionale rafforzano la cooperazione istituzionale con il Comando regionale Umbria della Guardia di Finanza per i controlli sulle condizioni reddituali e patrimoniali degli assegnatari di alloggi di proprietà pubblica. Con questo obiettivo, stamani nella sede dell’assessorato regionale alle Politiche della casa, l’assessore Stefano Vinti (delegato dalla presidente della Regione, Catiuscia Marini), il generale di brigata Cristiano Zaccagnini, per il Comando regionale Umbria della Guardia di Finanza e Maria Grazia Ricci, del consiglio di amministrazione dell’Ater Umbria, hanno sottoscritto un protocollo d’intesa della durata di tre anni. Con l’intesa, si impegnano a collaborare secondo le rispettive funzioni e competenze per “l’attivazione di procedure e controlli individuali, tesi ad accertare la veridicità delle dichiarazioni fornite mediante autocertificazione dai nuclei familiari assegnatari di alloggi di proprietà pubblica gestiti dall’Ater regionale”.
“Con questo atto – ha detto l’assessore Vinti, sottolineando l’importanza e l’efficacia dei rapporti consolidati di collaborazione con il Comando regionale della Guardia di Finanza – mettiamo in atto ulteriori azioni per garantire il diritto dei cittadini all’assegnazione di un alloggio di proprietà pubblica. In questi ultimi anni, anche a causa della crisi economica, la domanda di alloggi si è notevolmente incrementata e purtroppo – ha aggiunto – a questa domanda è difficile dare una risposta efficace: la cancellazione delle risorse statali per il settore non consente più di programmare interventi in maniera adeguata”.
“Una situazione difficile – ha rilevato – che comporta ancora di più la necessità di una particolare attenzione alla gestione degli alloggi già assegnati, per poter accertare e monitorare costantemente il permanere del diritto a occupare l’abitazione da parte degli assegnatari”. Con l’intesa firmata oggi, ai controlli già effettuati dai Comuni che, previa approvazione della graduatoria, provvedono alla assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale sociale pubblica ubicati nel loro territorio, e alla verifica annuale cui l’Ater è obbligata dalla normativa regionale, si aggiungeranno gli accertamenti della Guardia di Finanza. “I cittadini che fanno domanda per l’assegnazione di un’abitazione – ha detto l’assessore regionale – devono essere consapevoli che c’è un ulteriore controllo, affinché tutto avvenga nella massima trasparenza e legalità, a tutela del diritto di chi ha bisogno di una casa”. “La tutela della legalità – ha sottolineato il generale di brigata Cristiano Zaccagnini – è l’elemento centrale di questo protocollo. Il rispetto delle normative è fondamentale e lo diventa ancora di più, se possibile, quando si fa riferimento a categorie svantaggiate. Analogamente a quanto la Guardia di Finanza sta effettuando a livello nazionale, sulla base dei dati e delle segnalazioni ricevute da Regione Umbria ed Ater verranno eseguiti controlli e verifiche per accertare il diritto all’agevolazione sociale. È l’altra faccia dell’evasione fiscale – ha rilevato – Si commette un illecito anche quando si gode di un beneficio non dovuto e il nostro impegno è quello di combattere gli illeciti – ha concluso – per affermare il principio della legalità”.

“L’Ater – ha detto il consigliere Maria Grazia Ricci – metterà a disposizione i nominativi di coloro che hanno prodotto l’autocertificazione per dimostrare il diritto a usufruire di un alloggio di edilizia sociale pubblica e segnalerà eventuali fatti che possano configurarsi come violazioni economico-finanziarie, affinché sia garantita la massima trasparenza e certezza del diritto all’alloggio”.
L’assessore regionale alle Politiche della casa, Stefano Vinti, ha fornito alcuni dati a dimostrazione di quanto sia elevata in Umbria la richiesta di alloggi di edilizia residenziale sociale pubblica: le domande per il bando 2010 sono state 5032, di queste sono state ammesse 4592 (91.3 per cento) ed escluse 426 (8,7 per cento). Nel 2011 sono stati assegnati 271 alloggi, di cui 192 a nuclei familiari italiani ed europei (70,8 per cento); 79 a nuclei familiari extracomunitari (29,2 per cento); 58 a categorie speciali (invalidi, anziani, studenti, sfrattati; il 24,4 per cento). Gli assegnatari pagano un canone di locazione medio mensile di 124 euro, a fronte di una spesa media mensile per la precedente abitazione privata di 244 euro.
“Gli uffici regionali, in base alle modifiche alla legge regionale 23/2003, recentemente modificata e integrata con la legge regionale 15/2012 – ha detto Vinti – stanno predisponendo i nuovi criteri per l’accesso agli alloggi di proprietà pubblica, che prevedono la certificazione Isee e quindi il possesso di requisiti non solo reddituali ma anche patrimoniali, che dovranno essere applicati dai Comuni. Entro l’anno – ha proseguito – verrà emanato il nuovo bando regionale e stimiamo che siano almeno 10mila le richieste, a causa dell’aggravarsi della crisi economica e dell’aumento del numero degli sfratti”.

“Nel 2012 – ha ricordato a questo proposito Vinti – in Umbria ci sono stati circa 1200 sfratti, il 90 per cento dei quali per morosità incolpevole; la maggior parte, 948, a Perugia. Una situazione drammatica, che va ulteriormente peggiorando: si stima che nei prossimi tre anni, in Umbria ci saranno 4500 sfratti. Anche a questi nuclei familiari sarà necessario dare una risposta e, con la scarsità già oggi di alloggi sociali, c’è l’assoluta necessità che a usufruire dell’abitazione pubblica sia chi ne ha diritto”.

Con il protocollo d’intesa, la Regione Umbria fornirà al Comando la documentazione sulle norme e i regolamenti che individuano i requisiti soggettivi dei nuclei familiari assegnatari degli alloggi pubblici e segnalerà i fatti che possano configurarsi come violazioni economico-finanziarie, rilevati a causa o nell’esercizio delle proprie funzioni, fornendo l’eventuale documentazione.
L’Ater regionale fornirà al Comando della Guardia di Finanza i nominativi o gli elenchi nominativi di tutti coloro che abbiano prodotto l’autocertificazione per dimostrare il diritto alla permanenza negli alloggi di proprietà pubblica e, a sua volta, segnalerà i fatti che possano configurarsi come violazioni economico-finanziarie.
Il Comando della Guardia di Finanza si impegna a valutare e organizzare l’avvio dei controlli sulla posizione reddituale e patrimoniale dei nuclei familiari dei beneficiari segnalati dall’Ater regionale, ed eventualmente dalla Regione Umbria, nonché a eseguire le relative verifiche, nel rispetto dei criteri e delle procedure prescritti dalla normativa di riferimento. Darà inoltre comunicazione all’Ater regionale, ed eventualmente alla Regione Umbria, delle violazioni di natura amministrativa e penale (queste ultime previo nulla osta dell’Autorità Giudiziaria), e fornirà all’Ater la documentazione necessaria nei casi in cui risulti competente per l’irrogazione delle sanzioni previste per le violazioni constatate.
Un Comitato esecutivo, composto da 6 componenti (due nominati dalla Regione, due dall’Ater e due dal Comando della Guardia di Finanza) provvederà a dare esecuzione al protocollo e ad assicurare un costante monitoraggio sugli sviluppi dei fenomeni cui è dedicata l’attenzione istituzionale.

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