Claudio Bianchini
Colfiorito vuol scrollarsi di dosso l’etichetta di ‘capitale del terremoto’ e dopo diciassette anni torna a rialzare la testa, rivendicando attenzioni ed interventi da parte dell’amministrazione comunale. Gli abitanti si sono riuniti in un comitato dal nome che è tutto un programma: ‘Colfiorito, un colle che può rifiorire’ ed hanno inviato una lettera al primo cittadino.
Rifiuti e sporcizia – Le problematiche di certo non mancano, dai numeri civici assenti o mal assegnati, ai cassonetti della spazzatura che non si aprono bene, per non parlare di quelli per la raccolta differenziata di cui non vi sarebbe proprio traccia. I colfioritani puntano il dito soprattutto contro sporcizia e degrado: le vie del paese – scrivono – vengono pulite solo per la Processione del Cristo Morto e della Sagra della patata rossa, mentre le pavimentazioni – segnalano – sono completamente danneggiate a causa delle intemperie.
Degrado e incuria – E poi c’è la palestra comunale con infiltrazioni dal tetto, le luci dei lampioni che necessitano di manutenzione e quelle del cimitero che non si accendono più. Altra nota dolente, le fognature: prevalentemente intasate dai detriti dei lavori post sisma e in alcuni casi addirittura coperte di asfalto.
Alberi da abbattere – Nella lunga lettera finita sulla scrivania del sindaco Mismetti, i residenti di Colfiorito chiedono addirittura l’abbattimento di alcuni alberi della pineta che sovrasta l’abitato ‘per permettere al sole di filtrare nelle vie del centro, altrimenti all’ombra tutto l’anno’. I membri del comitato non trascurano la sicurezza stradale, reclamando appositi dissuasori di velocità agli accessi della frazione e l’eliminazione dell’impianto semaforico a ridosso delle ex ‘Casermette’.
Nuova area attrezzata – E proprio quest’area viene ritenuta fondamentale per il rilancio del paese, tanto che gli abitanti propongono la creazione di un giardino con piante e fontanella, la realizzazione di parcheggi a spina di pesce e la valorizzazione dei vecchi simboli del campo militare. Il luogo – si legge nel documento – potrebbe ospitare un mercatino settimanale con banchi di frutta, prodotti agroalimentari ma anche scarpe, abbigliamento e oggetti usati.
Caos viabilità – E si scopre anche che l’amministrazione comunale ha già stanziato circa 150mila euro per l’asfaltatura dei piazzali, al momento però non disponibili a causa del patto di stabilità. Dulcis in fundo, i trasporti pubblici: le fermate dei pullman a ridosso della statale – scrivono – sono pericolose, tra l’altro anche sprovviste di pensiline e tabella con gli orari del servizio.