Secondo appuntamento per la quarta edizione della rassegna “Eccellenti” promossa dall’Accademia Spoletina in collaborazione con il Comune di Spoleto.
Venerdì 15 marzo 2013 alle ore 16.30 a Spoleto nella sala conferenze della Biblioteca Giosuè Carducci a Palazzo Mauri il giornalista Alfonso Marchese intervista Paolo D’Addario, ingegnere ambientale.
Paolo D’Addario – Nato a Spoleto si è diplomato al liceo scientifico della sua città ed ha conseguito nel 2004 la Laurea in Ingegneria per l’Ambiente ed il Territorio indirizzo Difesa del Suolo (Vecchio Ordinamento) presso l’Università degli studi di Perugia. E’ iscritto all’ordine degli ingegneri della provincia di Perugia nel settore Civile ed Ambientale, Industriale e della Informazione. Dal settembre 2012, dopo una serie di esperienze professionali in diverse aziende in Italia nel settore delle energie rinnovabili, ha fondato ed è amministratore unico del Centro Elettronici Recupero S.R.L. che si occupa del recupero di elettronici ed altri materiali; svolge inoltre attività di consulenza in campo ambientale.
Dopo l’incontro con Paolo D’Addario la rassegna “Eccellenti” proseguirà a Spoleto fino al 7 giugno 2013 nella sala conferenze della Biblioteca Giosuè Carducci a Palazzo Mauri.
Anche quest’anno la fortunata iniziativa che propone incontri su personalità dell’arte, cultura, scienza ed economia, giunta alla sua quarta edizione e promossa dall’Accademia Spoletina con il patrocinio del Comune di Spoleto, ha come protagonisti giovani spoletini, emergenti nella loro professione, oppure affermati studiosi e ricercatori universitari, personalità dell’arte e dell’economia.
Undici in tutto gli incontri in programma articolati in tre tematiche di ampio respiro, secondo quanto progettato fin dalla prima edizione del 2010: la prima tematica è incentrata su personaggi di spicco della storia e della cultura di Spoleto. Nell’ambito di questa verranno ospitate tre conferenze di altissimo livello con Josè Guillermo Garcia Valdecasas, Rettore del Reale Collegio di Spagna di Bologna su Il cardinale Albornoz; di Antonio Vincenzo Nazzaro, Socio dell'Accademia Pontaniana di Napoli su La presenza di Virgilio in Gioviano Pontano; e di Claudio Spadoni, Direttore del Museo d'arte della città di Ravenna su Francesco Arcangeli: l''ultimo naturalismo e gli artisti spoletini'.
Il secondo gruppo tematico, invece, comprende Conferenze dedicate alla salute, all'ambiente, alla scienza, con illustri professionisti come Simonetta Marucci, Endocrinologa, agopuntore e omeopata, Socia dell'Accademia Spoletina: Ambiente e salute; Umberto Cornelli, Loyola University School of Medicine: Invecchiare è il nostro futuro: quale sarà?; Isabella Dalla Ragione, Agronoma, Archeologia arborea, ricerca e conservazione di vecchie varietà di fruttiferi tra storia, paesaggio e arte; Sergio Petrillo, Socio dell'Accademia Spoletina: Il simbolo della conoscenza:”il cielo stellato sopra di noi”.
Al terzo gruppo tematico faranno capo interviste a giovani spoletini eccellenti, che si distinguono in attività di rilievo in Italia o all'estero: in questo ambito interverranno Alberto Zuccari, ingegnere aeronautico, progettista a livello internazionale dell'azienda QFP di attrezzature per Airbus e Boeing; Paolo D'Addario, ingegnere ambientale attivo in Italia nell'ambito dell'energia alternativa e della raccolta e smaltimento dei rifiuti; Egidio Flamini, musicista e compositore, concertista in Italia e all'estero, presidente del Festival pianistico di Spoleto; Andreea Stefanescu, campionessa olimpionica di ginnastica ritmica, di origine rumena ma naturalizzata italiana.
“Con queste conferenze abbiamo cercato di dare un’offerta di grande spessore – dice la presidente dell’Accademia Spoletina, Liana Di Marco – come dimostrano anche i nomi e le qualifiche dei relatori. Particolare rilievo ha poi quest’anno il potenziamento dei rapporti culturali dell'Accademia con due istituzioni di importanza storica e culturale per la nostra città: l’Accademia Pontaniana di Napoli, alla quale ci lega il comune riferimento al Pontano, e il Collegio di Spagna di Bologna, al quale ci lega la figura del Cardinale Albornoz. Nel primo caso, il rapporto trova le sue radici nella nascita stessa della nostra Accademia, che si fa tradizionalmente risalire al Pontano, ma coinvolge anche il Liceo classico, in una parte del suo vecchio nome e anche per l'annuale Certamen Pontanianum, che vi si svolge; altro importante riferimento è, ovviamente, Cerreto di Spoleto. Nel secondo caso è un privilegio essere accomunati al Collegio di Spagna dalla figura dell'Albornoz e anche da quella a lui legata di Matteo Gattaponi: sia l'edificio bolognese, che la nostra Rocca sono state costruiti dal cardinale con la collaborazione tecnica del Gattaponi; il cortile del primo è quasi identico al cortile d'onore della Rocca. Ovviamente i due edifici sono nati con scopi molto diversi: il primo, ancora oggi a distanza di 650 anni circa, mantiene il suo ruolo di sostegno negli studi universitari a studenti spagnoli meritevoli, voluto dal cardinale tramite la donazione del suo cospicuo patrimonio bolognese, mentre la seconda ha visto mutare nel tempo il proprio ruolo e oggi lotta per la sua sopravvivenza”.