Elly Schlein "Il Pd può fare la differenza anche a Terni". Bagno di folla per la segretaria e ritorna l'entusiasmo tra i dem
“In questi giorni tutti mi chiedevano soltanto: ma quando viene Elly?” – parole del candidato a sindaco di Terni del Pd, José Kenny, per accogliere la segretaria dem, questa sera, 9 maggio a Terni per sostenere il professore universitario. E alla fine Elly è arrivata, nonostante la pioggia abbia rovinato l’incontro in piazza Solferino: all’ultimo minuto l’evento è stato spostato a Palazzo Gazzoli, con tanto di bagno di folla per la Schlein. Sicuramente questo era uno degli appuntamenti più attesi della campagna elettorale, per due motivi: tastare il polso di un Pd che negli ultimi anni era risultato ‘esanime’ a Terni e vedere all’opera la neosegretaria del Pd. La risposta del Pd c’è sicuramente stata, l’entusiasmo pure: ora si aspetta il giudizio delle urne.
Lavoro e salari, Schlein “Andiamo nella direzione opposta della Meloni”
“Siamo felici e onorati che Kenny abbia dato la disponibilità alla candidatura – ha detto la Schlein – noi siamo qui a darti il nostro supporto per aiutare questa comunità a costruire un futuro migliore. So che sono stati anni difficili per Terni, in altri panni ho avuto modo di seguire molte vertenze, tra le quali quella dell’Ast. Anche qui c’è bisogno di rilancio economico, ma che non sia fatto sulla pelle delle lavoratrici e dei lavoratori, ma con opportunità di qualità. È il contrario di quanto sta facendo il governo Meloni, quando proprio in occasione del 1° maggio, ha deciso di approvare un decreto che aumenta la precarietà, soprattutto quella che colpisce giovani e donne, che impedisce di progettare un futuro e di costruirsi una famiglia. Noi andiamo nella direzione opposta, cioè di aumentare i salari, diminuire il lavoro precario, di limitare i contratti a termine e di approvare un salario minimo”.
Sanità pubblica
“Siamo qui per difendere la sanità pubblica, perché non accetteremo tagli e privatizzazioni, siamo preoccupati dal fatto che non arrivino le risorse che servono alle Regioni e per costruire la sanità del futuro. Quando difendiamo la sanità pubblica non stiamo dicendo che andasse tutto bene prima, stiamo dicendo che, se vogliamo costruire una sanità migliore, dobbiamo investire perché non ci siano liste di attesa, pronto soccorso dove manca personale, stare vicino al personale sanitario infermieristiche, investire nelle case della comunità, per avere una risposta che sia sempre più vicina ai quartieri, alle aree interne e alle aree montano, dove le persone esprimono i propri bisogni di cura”.
Politiche sociali “Investire per i più deboli, il Pd piò fare la differenza”
“Ciò vuol dire aumentare anche le risorse per le politiche sociali e credo che il Pd possa fare davvero la differenza su questi temi e lo abbiamo visto in tante altre città, dove si è scelto di investire sull’educazione dell’infanzia, per tre motivi: il primo è che riduce le disuguaglianze e apre maggiori opportunità per il futuro, il secondo è che uno strumento di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro per le famiglie, ed è importante per il terzo motivo: sappiamo che in questi anni, dove sono mancati i servizi, la cura è rimasta sulle spalle delle famiglie, e dentro quelle famiglie soprattutto sulle spalle delle donne. È necessario stare al fianco di persone non autosufficienti e anziane, perché devono sapere che ci sono servizi per loro e che si prendono cura di loro, così come per le persone con disabilità e le loro famiglie”.
Conversione ecologica “Nessuno resti indietro”
“Il nostro progetto prevede la cura del lavoro, delle persone e l’equilibrio che dobbiamo trovare col nostro pianeta: le nuove generazioni meritano di poterlo vivere e che sia abitabile, quindi la conversione ecologica va fatta, ma in modo giusto. I lavoratori e le lavoratrici abbiano nuove competenze e saperi, una transizione ecologica che accompagni soprattutto le piccole e medie imprese, senza lasciare indietro nessuno”.