Ruolo, motivazioni, aspettative: le prime parole con addosso la maglia del Grifo
Tutti e tre giurano il “massimo impegno” per la causa del Grifo. Andrea Beghetto darà i suoi polmoni sulla fascia sinistra. Christian D’Urso di “supportare l’attacco, dando più opzioni davanti”. Marco Olivieri si augura di “sbloccarsi presto e fare assist”.
I tre neo grifoni si sono presentati in sala stampa dopo aver saggiato l’erba del Curi per le foto di rito con il ds Giannitti che li ha voluti a Perugia.
Andrea Beghetto, corsa e qualità mancina
Andrea Beghetto torna nella città dove è nato e dove suo padre ha lasciato un grande ricordo tra i tifosi biancorossi. “Papà mi ha raccontato aneddoti” ricorda, anche se non ha avuto ancora modo di incontrarlo in questi giorni. Considera il Perugia “un gruppo già forte”. Quanto al suo ruolo, ricorda la sua stagione migliore alla Spal, come esterno di centrocampo. In casi di emergenza può giocare anche mezzala.
Indosserà la maglia numero 15, con cui ha giocato alla Spal. E che qualche volta è stata indossata anche dal padre a Perugia.
Christian D’Urso, l’aiuto per gli attaccanti
Su Christian D’Urso garantisce Serse Cosmi, come gli ha ricordato Marco Taccucci. A Perugia, da avversario con la maglia del Cittadella, ha lasciato il segno, con uno splendido gol. Ora spera di ripetersi, questa volta indossando la maglia del Grifo. Quanto al suo ruolo dice: “Ho già parlato con il mister. Posso giocare mezzala a destra o a sinistra o sulla trequarti, non ho preferenze”. Quello che gli piace è giocare tra la linee. Per servire gli attaccanti o andare lui stesso alla conclusione.
A Perugia ha scelto la maglia 18, finora mai indossata: “E’ il giorno di nascita della mia ragazza, che mi è stata molto vicino in un momento difficile, fuori dal campo”.
Marco Olivieri, voglia di rivalsa
E’ l’acquisto accolto con meno entusiasmo dai tifosi. Anche per via dei pochi rimpianti mostrati dai supporters leccesi. “E’ sbagliato dire che io abbia chiesto alla società di essere ceduto – precisa -. Ma sono felicissimo di essere qui”. Parla di una prima parte di stagione “sfortunata”, ricordando i 3 gol annullati, pali e traverse. Ma ha grande voglia di riscattarsi a Perugia. Anche perché nel suo passato, pur da giovane calciatore, ci sono gli esordi in Serie A e in Champions, in entrambe le occasioni sostituendo Dybala. “Due sogni” li ricorda. Ora con la maglia del Perugia vuole sbloccarsi in questa stagione e aiutare i compagni. “Vengo qui con spirito di rivalsa” dice chiaramente. Quanto al suo ruolo, pur potendo ricoprire tutti i ruoli in attacco, chiarisce: “Mi sento una seconda punta, mi piace attaccare gli spazi che crea la prima punta”. Non a caso ha scelto il numero 11, quello sempre avuto, sin da ragazzino.