Un incontro al sindaco, per evitare che le conseguenze di questa situazione relativa al dissesto, si scarichino sui cittadini. E’ l’iniziativa della Spi Cgil che, con il segretario provinciale Mario Bravi e il responsabile di Foligno Bernardo Baldoni, fanno il punto della situazione. “Il prossimo 4 novembre il Comune di Montefalco voterà ufficialmente lo stato di dissesto finanziario. 4, 2 milioni di euro(questa l’entità del “buco”) hanno portato a questa situazione.Il marchio impresso dai 10 anni di giunta Tesei risulta indelebile. Non a caso il Sindaco Titta, attualmente in carica ha dichiarato che “lo scompenso viene da lontano””, dicono i sindacalisti.
Dissesto, Spi Cgil: “Non paghino i più fragili”
La Spi Cgil sottolinea che “considereremmo indecente se a pagare le conseguenze di tali impostazioni scellerate saranno, come rischia di succedere, le persone più fragili, a partire dai pensionati. Ricordiamo anche il 29 aprile 2019 manifestammo davanti al comune di Montefalco per chiedere un incontro all’allora Sindaco Tesei. Non fummo ascoltati. Ora non vorremmo assistere al rewind della stessa storia. Per questo chiediamo un incontro al Sindaco ancora in carica e successivamente al comissario prefettizio, per evitare che le conseguenze di questa crisi drammatica si scarichino sui piu’ deboli!“.
“Non infierire sui più deboli”
Il quadro economico di Montefalco, spiega il sindacato, vede “il reddito medio pro capite annuo è di 16.679 euro, – 1421 euro rispetto a quello medio regionale e addirittura è inferiore di 2731 euro rispetto a quello medio nazionale. Mentre l’importo delle pensioni (media pro capite) corrisponde a 14.552 euro a Montefalco ,contro i 15.416 euro in Umbria e i 15.929 in Italia. In questo contesto economico e sociale infierire sui più deboli sarebbe veramente deleterio!”.