Alla vigilia del viaggio della speranza a Roma della delegazione di irriducibili del gruppo dem in Consiglio regionale per cercare di convincere il Pd nazionale a lasciare Catiuscia Marini al suo posto, dopo la doccia gelata di Giacomo Leonelli arriva l’appello del candidato sindaco del centrosinistra a Perugia, Giuliano Giubilei, perché “si chiuda una fase ormai esaurita e si volti pagina“. Questo, afferma Giubilei, è ciò che gli chiedono i tanti perugini che quotidianamente incontra.
Caso Marini, Leonelli gela gli irriducibili
Sta succedendo quello che era nelle previsioni: il “congelamento” delle dimissioni di Catiuscia Marini voluto dalla maggioranza del gruppo dem in Regione sta trascinando la vicenda Sanitopoli a ridosso della campagna elettorale. Un ulteriore fardello per i candidati sindaco del centrosinistra.
E tra loro, è Giuliano Giubilei a rompere gli indugi: “Ritengo dunque necessario rivolgere un appello al senso di responsabilità politico dei consiglieri regionali del centrosinistra umbro, auspicando una tempestiva chiusura della vicenda regionale tale da restituire un clima di maggiore fiducia e di rispetto nei confronti di coloro che saranno impegnati nell’ultima settimana di campagna elettorale”.
Parole che mettono gli irriducibili con le spalle al muro. E che vengono pronunciate da un candidato che non arriva dal Pd, ma che era stato salutato da tutte le anime del Pd come la soluzione per evitare la sanguinosa conta al proprio interno.
Ora, però, è l’Uomo della Provvidenza a chiedere di staccare la spina per non rendere insormontabile una corsa già in salita: “Ho sempre considerato doveroso guardare alle inchieste della Magistratura con rispetto e con fiducia è la premessa di Giubilei – così come ho sempre ritenuto fondamentale il principio costituzionale della presunzione d’innocenza sino alla condanna definitiva. Sanitopoli, al netto degli esiti giudiziari, sembra far emergere un malcostume inaccettabile, che mortifica i talenti e impedisce ai giovani di cogliere quelle opportunità che meriterebbero. Ciò non toglie che il modello della sanità pubblica umbra, pur con limiti e difetti, garantisca servizi di qualità grazie al prezioso e qualificato lavoro di migliaia di operatori“.
Quindi, il candidato sindaco di Perugia parla del dibattito in corso a Palazzo Cesaroni: “Il Consiglio regionale sta affrontando una discussione seria e difficile in merito alle dimissioni presentate dalla presidente della Giunta. È un dibattito istituzionale che rispetto nella sua autonomia, e che avviene nel pieno svolgimento di una impegnativa campagna elettorale che riguarda il rinnovo di 63 amministrazioni comunali umbre, tra le quali figura anche Perugia, dove la mia candidatura a sindaco è sostenuta da un’ampia e inedita coalizione di un nuovo centrosinistra civico“. Insomma, è vero che è una scelta dei dem in Consiglio, ma che non può avvenire facendo finta che non ci sia un mondo fuori dai Palazzi della Regione.
“Tante persone – rivendica Giubilei – si stanno impegnando in questa tornata elettorale, come candidati, militanti e sostenitori. Lo fanno in modo volontario, animate da una straordinaria passione civile e politica. Questi sforzi, però, rischiano di venire indeboliti da un protrarsi della situazione che sembra indefinito e che sta assumendo contorni sempre più distanti dal comune sentire dei cittadini. Una situazione che certo non aiuta chi, come me e i tanti candidati al Consiglio comunale delle diverse liste della coalizione di centrosinistra sta affrontando gli ultimi, decisivi giorni della campagna elettorale e che spesso è difficile da spiegare agli elettori. I tanti perugini che incontro quotidianamente chiedono, infatti, che si chiuda una fase ormai esaurita e che si volti pagina”.