“Dopo pochi mesi la Giunta de Augustinis perde un pezzo da 90: l’assessore al Bilancio Carlo Conte rassegna al Sindaco le sue dimissioni irrevocabili dall’incarico per ‘motivi personali’”. Inizia così la nota con cui i gruppi di minoranza Spoleto Popolare e Alleanza Civica commentano le dimissioni dell’assessore Conte.
“Ringraziamo il professor Conte – spiegano i quattro consiglieri Bececco, Frascarelli, Profili e Settimi – per quanto ha potuto fare in questo periodo per la nostra città e per il contributo dato alla struttura tecnica del Comune nello svolgimento delle proprie funzioni. In realtà da alcuni mesi era chiaro che ci fossero delle tensioni tra il Sindaco ed il Prof Conte.
Del resto nell’ultimo consiglio comunale era emersa chiara l’esistenza di palesi incomprensioni tra l’assessore e la giunta, infatti dopo la richiesta della consigliera Bececco di spiegare che cosa volesse dire l’affermazione pronunciata in consiglio dal Sindaco che aveva dichiarato che il bilancio consuntivo non poteva dichiararsi soddisfacente, il prof. Conte aveva risposto, pur fuori microfono, che non comprendeva il significato di quell’affermazione”.
Spoleto, si dimette assessore al bilancio Carlo Conte | Malumori da tempo
“Noi abbiamo conosciuto l’assessore Conte al momento della sua nomina – ricordano gli esponenti di opposizione – e ne abbiamo apprezzato la serietà e l’onestà intellettuale, ci dispiace che se ne vada perché la giunta perde così un suo importante elemento che garantiva affidabilità. Ma quello che ci dispiace di più è che sembrano adombrarsi sul prof Conte le responsabilità dei problemi relativi agli aumenti di tasse ed al disastroso congelamento di milioni di euro per effettuare lavori pubblici, quando le responsabilità sono chiaramente imputabili a chi quei lavori non è stato in grado né di realizzarli nei tempi necessari né di porre al sicuro le risorse per farlo.
Le dimissioni, quando si dispone dell’eleganza necessaria per farlo, vengono sempre giustificate da motivi personali, ma quello che risulta evidente è che chi ha dimostrato serietà ed affidabilità decide di andarsene e chi ha provocato i danni al bilancio resta saldamente al governo della città. Questo – concludono – non fa sicuramente ben sperare per il futuro”.