Alternativa Popolare 'scarica' la colpa sull'ex assessore Mascia Aniello dopo le clamorose dimissioni e le accuse di sessismo
“Bugiarda” – questa la difesa della giunta Bandecchi nei confronti dell’ex assessore all’Ambiente, Mascia Aniello, che, nella giornata di ieri 10 giugno, aveva rassegnato le dimissioni con gravi accuse nei confronti di un esponente maschile dell’esecutivo di Palazzo Spada. Ricordiamo che l’Aniello, in passato, era stata l’unica ad avere ‘il coraggio’ di opporsi a una delibera di giunta sulla discarica Arvedi-Ast e l’unica a prendere una posizione personale, diversa dal ‘pensiero unico’ e dalla linea dettata dal partito. Quindi, secondo gli uomini e le donne di AP, Mascia Aniello si sarebbe inventata una ricostruzione non corrispondente alla verità solo per giustificare le proprie dimissioni. Di seguito riportiamo la posizione, ovviamente condivisa da tutti gli esponenti della giunta Bandecchi.
Dimissioni Aniello “Ricostruzione non corrispondente al vero”
“In merito alle accuse rivolte dall’assessore Mascia Aniello a giustificazione delle proprie dimissioni dall’incarico chiariamo – dichiarano in una congiunta gli assessori Viviana Altamura, Michela Bordoni, Giovanni Maggi, Marco Iapadre, Stefania Renzi, Marco Schenardi – che le riunioni della giunta si sono sempre svolte in un clima di serenità generale e di grande condivisione, ferma restando la salvaguardia della libertà di pensiero rispetto ai singoli provvedimenti.
Un clima nel quale l’obiettivo è sempre stato quello di raggiungere il punto di mediazione più alto nell’interesse dei cittadini. Modalità operativa evidentemente non più condivisa dall’assessore Aniello.
Prendiamo atto delle dimissioni ma teniamo a sottolineare che la ricostruzione da lei fatta non corrisponde alla verità e quand’anche ci fosse stata tensione verbale questa è nata da gravi insinuazioni rivolte dalla stessa nei confronti dell’assessore Cardinali, che ha replicato, invece, in modo fermo ma educato.
Rimaniamo infine dispiaciuti di apprendere solo a mezzo stampa e in un contesto non pertinente la lieta notizia del suo stato di gravidanza per il quale le auguriamo ogni bene”.
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