Il responsabile dell'attività non avrebbe avuto le dovute autorizzazioni né garantito l'incolumità dei dipendenti, oltre alla denuncia anche una maxi multa
Aveva collocato un’attività di rimozione di coperture in eternit (lastre di cemento-amianto) all’interno di un capanno agricolo di Città di Castello, finendo nei guai per questa e altre irregolarità.
Dal controllo dei carabinieri forestali è infatti emerso che il responsabile – un 50enne del posto – operava in assenza dell’iscrizione all’albo nazionale dei gestori ambientali, non aveva predisposto il piano di lavoro a norma di legge e non aveva adottato accorgimenti e dispositivi atti a tutelare l’incolumità dei suoi dipendenti.
Le lastre di eternit, inoltre, erano state disposte in maniera incontrollata, senza il minimo rispetto delle norme tecniche che disciplinano il deposito di sostanze pericolose. Il responsabile, oltre alla denuncia, ora rischia l’arresto fino a 2 anni e un’ammenda fino ad un massimo di 26.000 euro.