Il Comune di Foligno applica per la prima volta l‘ordinanza sul “Daspo urbano” che prevede l’ordine di allontanamento dai luoghi occupati, per quei soggetti che “in forma invasiva o molesta, ed anche insistente o minacciosa, turbano la tranquillità e la sicurezza dei cittadini, impedendo la libera fruizione di spazi o l’utilizzo di determinate aree”. Ed in città esplode subito la polemica.
Il provvedimento è stato emesso infatti dalla polizia municipale nei confronti di 5 senzatetto che stavano bivaccando in centro, dormendo su dei cartoni.
Il primo ad intervenire sulla vicenda è il direttore della Caritas Diocesana di Foligno Mauro Masciotti: “No al daspo nei confronti dei poveri, sì al daspo alla povertà”. All’indomani della vicenda, infatti, Mauro Masciotti interviene per sottolineare la necessità di fare rete e collaborare affinché non si debba ricorrere in futuro a misure quali il “daspo urbano” per fronteggiare situazioni di povertà.
L’invito che il direttore della Caritas folignate rivolge ad istituzioni e cittadini è, in primis, a segnalare episodi di uomini e donne che versano in condizioni di difficoltà, così da poter intervenire in loro sostegno. L’Ufficio pastorale della Diocesi, infatti, dispone di strutture all’interno delle quali poter accogliere chi non ha o non ha più un tetto sulla testa, a cominciare dall’Ospitale di San Giacomo che conta di 16 posti letto, raddoppiati rispetto allo scorso anno. In uso alla Caritas, poi, due case-famiglia per uomini e donne e, all’occorrenza, anche la possibilità di rivolgersi a strutture ricettive del territorio per garantire un’adeguata sistemazione a tutte le persone che ne abbiano bisogno. Compreso chi, magari, non è da solo ma ha al suo fianco anche cani o animali da compagnia, per i quali è disponibile una sistemazione nella fattoria solidale della Caritas.
“Occorre, però, tenere conto – ha sottolineato Mauro Masciotti – che c’è anche chi rifiuta il nostro aiuto per una scelta di vita. Anche in questo caso, comunque, la soluzione non può essere il daspo, ma occorre trovare, tutti insieme, strade alternative da percorrere. Fermo restando il fatto che è doveroso l’intervento della giustizia nei confronti di chi commette dei reati”. La strategia, ad ogni modo, è quella di proseguire lungo il percorso intrapreso, spingendo però il piede sul pedale della collaborazione, soprattutto d’inverno quando occorre fare i conti anche con l’emergenza freddo. Una sinergia che viene ora rilanciata a tutti i livelli, compreso quello del volontariato. “Chiediamo ai cittadini e a tutte le persone di buona volontà – ha concluso a questo proposito il direttore Mauro Masciotti – a mettere a disposizione un po’ del loro tempo per garantire lo svolgimento di un regolare servizio in favore dei bisognosi, soprattutto nelle ore pomeridiane e notturne”.
E contro i daspo urbani è nato anche un comitato di cittadini che ha organizzato per questa sera (sabato 12 ottobre) un flash mob di protesta.
“Si può nascondere un problema sociale applicando semplicemente una regola? Certo che si può, e proprio per questo diciamo ‘no’ al daspo urbano che colpisce i poveri e scendiamo in piazza uniti da un unico vero obiettivo: far sì, che a Foligno, la parola ‘legalità’ vada sempre di paripasso con quella di ‘inclusione’”. È questo il messaggio che il Comitato di cittadine e cittadini “Io non ci sto” lanciano in vista del flash mob che si terrà stasera, sabato 12 ottobre alle 22, in Piazza della Repubblica a Foligno. Un incontro a cui tutta la comunità folignate è invitata a partecipare in segno di protesta per la decisione di applicare il cosiddetto daspo urbano – previsto dall’ordinanza comunale 514 – a cinque persone senzatetto con conseguente allontanamemento dalla città per 48 ore.
“Abbiamo deciso di organizzare un piccolo gesto di disobbedienza civile, in quanto – spiegano dal comitato – abbiamo sentito il dovere, l’obbligo morale di dire: no, non va, non è corretto, non è giusto, non si può e non si deve allontanare da una città donne e uomini, qualunque sia il loro stato e la loro condizione”. La lotta alla povertà “non si fa nascondendo i poveri o cacciandoli”.
Le cittadine e cittadini del Comitato aggiungono: “Contestiamo la qualità delle leggi non il loro rispetto, soprattutto se non sono accompagnate da alternative, da altri percorsi per aiutare chi ne è colpito. La legge è fatta per l’uomo, per la comunità, una legge è fatta per essere rispettata ma prima ancora per includere, risolvere, aiutare e non certo per nascondere un problema”. Saranno presenti in piazza donne e uomini, giovani e anziani, folignati e non. Tutti senza bandiere, senza simboli di partito, solo con cartoni, coperte e sacchi a peli in segno di vicinanza con le persone che sono state allontanate.
Al flash mob annuncia il suo sostegno anche la Cgil. “Il sindaco di Foligno, Stefano Zuccarini, e la nuova giunta si sono dimostranti molto zelanti – il responsabile della Camera del lavoro di Foligno Mario Bravi – nell’applicare il decreto sicurezza e il relativo daspo urbano. Hanno infierito contro cinque povere persone costrette (per mancanza di alternative) a dormire nei pressi di alcuni centri commerciali della città della Quintana. L’ordinanza 514 firmata dal sindaco Zuccarini in ossequio ai “decreti sicurezza” dell’ex Ministro Salvini ha costretto i 5 senzatetto, che dormivano in terra con dei cartoni e con delle povere coperte che li coprivano dal freddo, ad allontanarsi da Foligno. Quindi, la “sicurezza” è salva e tutti possono dormire tranquilli tranne ovviamente chi una casa non ce l’ha.
Come Cgil consideriamo tutto ciò riprovevole e non degno di una Paese civile. Infierire sugli “ultimi” della terra, come giustamente più volte ha sottolineato Papa Francesco, è profondamente ingiusto. Per questo consideriamo inaccettabile e grave l’atteggiamento della giunta comunale di Foligno ed esprimiamo la nostra solidarietà al flash-mob che alcuni cittadini hanno indetto per sabato 12 ottobre alle ore 22 in Piazza della Repubblica a Foligno. Per manifestare solidarietà in favore degli ultimi e degli esclusi”.
Aggiornamento delle 15,44-
Non tarda ad arrivare alle redazioni la replica del sindaco di Foligno Stefano Zuccarini:
“L’ordinanza non è contro i poveri: ha risolto molte situazioni”.
“Occorre fare chiarezza sul daspo urbano: su 34 controlli della polizia locale, a 5 persone è stato applicato il provvedimento ma in questo periodo molte situazioni, frutto di presenze moleste, sono state risolte positivamente”.
Lo ha affermato il sindaco di Foligno, Stefano Zuccarini, sottolineando che “l’ordinanza non è contro i poveri ma punta a liberare la città da presenze moleste. Sulla base di segnalazioni di cittadini, la polizia locale è intervenuta recentemente in via Oslavia, al cimitero e al parcheggio dell’ospedale. Ora non ci sono più problemi in queste zone. Nel caso specifico alle 5 persone allontanate, è stato chiesto se avevano bisogno di aiuto ma lo hanno rifiutato.
Non è neanche possibile il supporto dei servizi sociali perché risiedono in altri Comuni italiani. Umanamente mi dispiace”. Zuccarini ha messo in evidenza che ”le regole vanno rispettate e lo spirito dell’ordinanza non è quello di andare contro i poveri” ma di evitare che presenze moleste possano disturbare la sicurezza e la tranquillità dei cittadini.
Il sindaco ha rilevato che “non trovo difformità di vedute con la Caritas” e ha fatto riferimento, tra l’altro, ad alcune reazioni a questo provvedimento “con minacce, scritte sui muri: sono segnali poco simpatici”.