Il titolo entra nel principale indice di Piazza Affari, in 11 anni rivalutato del 637% (oltre ai dividendi)
Da lunedì 18 dicembre il titolo Brunello Cucinelli fa il proprio ingresso nel FTSE MIB, l’indice principale di Piazza Affari. Un salto finanziario che segue la crescita nella produzione e nei principali indicatori economici, ed anche nel riconoscimento mondiale del brand, per la casa di moda di Solomeo. A 11 anni dall’esordio in Borsa, datato 27 aprile 2012.
Le parole di Brunello Cucinelli
“Il sogno della mia vita era proprio questo: rendere il lavoro dell’uomo più umano e provare a quotare
quest’impresa perché vivesse i prossimi cinquanta-cento anni” aveva detto Brunello Cucinelli al momento della quotazione in Borsa dell’azienda da lui fondata. Spiegando agli investitori la filosofia aziendale e il senso di quella che non doveva essere un’operazione di speculazione finanziaria, ma un’occasione per irrobustire una casa di moda che aveva legittime ambizioni di crescita.
“Noi volevamo cercare nuovi soci – ancora le parole di Cucinelli – che potessero agire da veri e propri
custodi di quest’impresa per il prossimo secolo“. E i numeri confermano che in questi 11 anni l’obiettivo è stato centrato.
Quanto ha guadagnato chi ha investito nel titolo Cucinelli
Per gli investitori, poi, l’acquisto del titolo Brunello Cucinelli si è rivelato un affare anche dal punto di vista meramente finanziario. Oltre ai dividendi – negli ultimi due anni l’Assemblea degli azionisti ha deciso di liquidare una cedola di 0,65 euro ad azione lo scorso maggio relativamente all’esercizio 2022, che segue la cedola di 0,42 euro dell’azione precedente – dalla quotazione in chiusura della prima giornata di contrattazioni il 27 aprile 2012 di 11,60 euro, a quella della chiusura dell’ultima seduta di Borsa di venerdì 15 dicembre (85,50), il titolo ha moltiplicato il suo valore del 637%. Guadagnando 73,90 euro ad azione. In pratica, chi 11 anni fa aveva investito 1.160 euro per acquistare 100 azioni Brunello Cucinelli, oggi si ritrova un valore di 8.550 euro (oltre ai dividendi maturati), con un guadagno di 7.390 euro.
Guadagno che cresce ancora per gli investitori che acquistarono nella primavera del 2012 al prezzo di 7,75 euro ad azione al momento della collocazione dell’offerta pubblica di vendita e sottoscrizione di un terzo della casa di moda, con un lotto minimo di 500 azioni.
Sempre che l’investitore non abbia deciso di vendere al momento di massimo valore del titolo. Lo scorso 14 aprile la quotazione in chiusura di seduta di 92,65 euro e con una fluttuazione del valore nelle ultime 52 settimane che non è scesa mai sotto quota 67 euro, arrivando a un massimo di 95 euro.
Il balzo in Borsa dall’autunno 2020
Il balzo si è avuto da novembre 2020, dopo i mesi incerti della pandemia che avevano portato al lockdown. E nonostante le incertezze di un mondo ancora alle prese con l’emergenza Covid, da quel momento, quando la quotazione galleggiava intorno a quota 27 euro, il titolo Cucinelli ha continuano a salire, con poche flessioni.
Un anno fa, il 19 dicembre, il titolo Brunello Cucinelli era quotato 70,75, guadagnando quindi quasi 15 euro ad azione. E nell’ultimo mese si è passati da 77,70 euro agli 85,50 attuali con il picco degli 88 euro raggiunto il 14 dicembre.
Ora da lunedì 18 dicembre l’esordio nel listino dei “grandi”. A cui l’azienda Brunello Cucinelli entra con ottimi numeri per l’anno che sta per concludersi (con un aumento dei ricavi stimato tra il 22 e il 23%) e prospettiva di crescita per il prossimo anno del 10%.