Anche l’attore Paolo Rossi si aggiunge alla lunga lista di artisti a sostegno del Teatro Lirico Sperimentale. Paolo Rossi ha voluto unirsi con slancio e partecipazione ricordando il suo debutto quale regista d’opera nella produzione del “Matrimonio segreto” di Domenico Cimarosa nel 2010 al Teatro Nuovo di Spoleto e la regia del dittico “Alfred Alfred-Gianni Schicchi” rispettivamente di Franco Donadoni e Giacomo Puccini nel 2014. ( CLICCA QUI)
Paolo Rossi sostiene che l’opera lirica è uno spettacolo popolare, così nasce e così può continuare, e il Teatro Lirico Sperimentale mantiene questo aspetto dell’opera.
Nella telefonata intercorsa con una delle lavoratrice del Teatro Lirico, ricorda il suo primo contatto con lo Sperimentale «Un giorno recitavo al Piccolo di Milano e durante una pausa sono uscito per fumare. Ho incontrato Claudio Lepore, direttore generale del Teatro lirico Sperimentale di Spoleto, al quale avevo chiesto se, per caso, avesse una sigaretta. E lui mi ha risposto se, per caso, volessi fare una regia d’opera». Pochi mesi dopo proprio lui ha ricontatto il Direttore Lepore ed è stato così l’inizio di un rapporto di stima e amicizia con l’Istituzione.
Aderisce all’appello anche Pietro Biondi, artista spoletino, di fama nazionale che tiene a sottolineare in un intervento che: «Un Ente che entra in crisi per un deficit di meno di cinquecentomila Euro! Siccome di certe cose me mi intendo un pochino, sento il dovere di fare i complimenti, anzi, di dimostrare tutta la mia ammirazione a Lepore e al Maestro Zurletti, per come hanno condotto il Lirico. Per me, un deficit di questa portata, equivale a un Attivo di almeno dieci milioni. Chi solo capisce qualcosa di Spettacolo, sa che un deficit simile si può accumulare producendo, magari, un solo spettacolo. Tenendo presente che il Lirico opera TUTTO l’anno, io posso solo vedere un Miracolo di accortissima amministrazione e conduzione. E comunque, senza tante chiacchiere, una cifra simile potrebbe essere comodamente coperta dall’ elemosina di qualche Imprenditore (o Prenditore) che magari si riempie tanto la bocca con l’amore per Spoleto, per la Cultura, la Città della Cultura tutto l’anno eccetera…Briciole. No? Ma l’amano davvero Spoleto? Ancora tutta la mia ammirazione incondizionata e positivamente stupita al dott. Lepore e al Maestro Zurletti. »