Nuovo duro colpo all'economia cittadina e sopratutto alla già precaria situazione dell'occupazione nello spoletino. In una nota alla stampa le rappresentanze sindacali di Cisl e Cgil fanno sapere che a breve arriveranno 30 licenziamenti nel comparto della distribuzione alimentare.
“Ieri mattina le lavoratrici e i lavoratori della Agrifin S.p.A.- recita la nota sindacale- sono stati informati che a stretto giro di posta riceveranno le lettere di licenziamento. Agrifin gestisce da meno di un'anno cinque minimarket ( affiliati Tigre ndr.) nella zona di Spoleto e zone limitrofe, negozi che in realtà hanno una lunga e sfortunata e complicata storia alle spalle. Nei primi mesi del 2011 alcune lavoratrici si erano rivolte alla CGIL denunciando un grave ritardo nei pagamenti degli stipendi e preoccupati della situazione e dell'andamento della allora D.a.s. S.a.s. Che a quei tempi gestiva i cinque minimarket. Le lavoratrici spiegavano che erano già state traghettate da altra società , la Vega, e che alcune di loro avanzavano ancora alcune spettanze relative a TFR da quasi Cinque anni.”
“Al primo incontro con la proprietà- racconta Stefania Cardinali della Filcams CGIL di Perugia- sia il sindacato che i lavoratori, erano stati informati che i negozi, allora affiliati Sigma, sarebbero stati ceduti alla Agrifin S.p.a. affiliata al Marchio Tigre. La Agrifin S.p.A. ha sede legale a Terni ma la sede operativa a Napoli e si era messa subito a disposizione per riassorbire tutto il personale alle stesse condizione in essere e quindi in continuità lavorativa. La proprietà degli immobili sarebbe rimasta della D.a.s. S.a.s. che avrebbe poi ceduto in affitto alla Agrifin S.p.A.”
“A quel punto – spiegano ancora, Stefania Cardinali della CGIL e Simona Gola della CISL – con i lavoratori in sicurezza, comincia la vertenza legale con la D.a.s S.p.a. per il recupero delle mensilità arretrate ed i TFR, ad oggi non ancora conclusa ed in mano ai legali del sindacato. Ora a distanza di meno di un'anno oltre al danno la beffa…anche la Agrifin se ne va' lasciando i lavoratori nello sgomento e ancora una volta in ritardo con gli stipendi. I lavoratori sarebbero stati rassicurati adducendo un presunto subentro direttamente da parte della catena a marchio Tigre. Contattati telefonicamente ad Ascoli Piceno i propietari del marchio Tigre, un po' perplessi, dopo aver preso visione della reale situazione, hanno comunicato alle organizzazioni sindacali che non sono intenzionati a rilevare direttamente i cinque minimarket, ma che per le loro fonti, l'unica cosa certa e' che Agrifin se ne va provvedendo quindi, al licenziamento di tutti e 30 i lavoratori e restituendo gli stabili alla D.a.s S.a.s. I proprietari del marchio Tigre concludevano dicendo che forse c'era qualche interessamento di alcuni loro affiliati della zona dello Spoletino ma senza nessuna garanzia.”
Domani mattina (7 giugno ndr.) presso la CGIL di Spoleto ci sarà un incontro con i lavoratori ed in quella sede verranno prese tutte le decision che saranno necessarie per tutelare tutti i lavoratori i per cercare di fare più chiarezza in tutta la complicata storia. Le organizzazioni sindacali chiedono anche l'apertura di tavolo ististituzioni con la regione, anche perché in un territorio già cosi fortemente colpito dalle chiusure di tante aziende non ci si può permettere la perdita di ulteriori 30 posti di lavoro.