Il sacchetto della spesa è sempre più vuoto e di conseguenza anche quello dell’immondizia subisce un drastico ridimensionamento. E’ quanto emerge dai dati sulla raccolta differenziata diffusi dalla stessa Vus Spa riguardo all’area della Valle Umbra. Nel primo semestre di quest’anno il trend generale è stato positivo, con un aumento del 5,4% anche se il dato generale resta ancora al 42,5% rispetto al totale dei rifiuti raccolti. Boom nella Valnerina, dove rispetto al 2013 l’incremento è stato del 51% con un dato specifico del 21.9% Più cresce la differenziata e più si riduce, di conseguenza, la raccolta dell’indifferenziato: la diminuzione è stata del 3% passando dalle 25167 tonnellate del primo semestre dello scorso anno alle attuali 24843. La novità resta però, come detto, la produzione procapite dei rifiuti: nel 2012 ogni abitante dell’area Valle Umbra e Valnerina ne produceva 562 kg, nel 2013 si scendeva a 537 per scendere al minimo storico degli attuali 532 chilogrammi. L’azienda ha scomposto anche i dati globali, si scopre così che il 15% della raccolta differenziata è costituito dai rifiuti umidi, ovvero sia organico degli scarti alimentari e verde dei giardini che è oltre il 4% ; anche carta a cartone sono separati in quantità rilevanti, essendo l’8,2%, mentre il vetro è il 4.2%. Le buone abitudini spopolano anche ‘in casa’ sono molti infatti coloro che separano i rifiuti e li smaltiscono in proprio grazie al compostaggio domestico: un fattore che alza la percentuale di un 3% del totale. Altri materiali come la plastica, gli inerti e gli ingombranti sono rispettivamente il 2.6%, il 2.2% e l’1,2% del totale dei rifiuti. Ma quanto contribuisce la cosiddetta raccolta ‘porta a porta’? In base ai tabulati diffusi dalla Vus Spa, incide per oltre la metà: il 9.4% viene raccolti dai contenitori presso le famiglie ed l’11.6% dalle utenze non domestiche. Determinanti anche le ‘isole ecologiche’: le nove stazioni diffuse sul territorio contribuiscono con il 7.3% di raccolta differenziata. Il resto dei rifiuti differenziati vengono raccolti dai ‘recuperatori’ e tramite compostaggio domestico.
Stando al comunicato stampa quindi ‘il dato complessivo è in continua e costante crescita, grazie ad una diffusione sempre più ampia della raccolta porta a porta, che – viene evidenziato – con forme e modalità lievemente diverse a secondo delle caratteristiche urbanistiche del territorio, è l’unica forma di raccolta in grado di condizionare fortemente i comportamenti di separazione dei rifiuti e quindi di raggiungere elevate percentuali’.
Il programma dell’azienda è quello di ampliare progressivamente le raccolta porta a porta, compatibilmente – viene precisato – con le risorse umane e strumentali a disposizione, per rendere più omogenei ed incrementare ulteriormente i risultati.C’è quindi ottimismo sulla possibilità di raggiungere i livelli previsti dalla normativa vigente ‘nei tempi dalla stessa fissati’.