Cresce il made in Umbria a tavola con un aumento del valore delle esportazioni del 5,5 per cento, nei primi sei mesi del 2018, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. A darne notizia è Coldiretti Umbria sulla base degli ultimi dati Istat relativi al commercio estero.
Il valore dell’export agroalimentare umbro nel mondo nel primo semestre 2018 – rileva Coldiretti – è salito a quota 327,7 milioni di euro, contro i 310,4 dello stesso periodo del 2017, con l’import passato invece da 354,7 milioni di euro del 2017 a 329,6 milioni del 2018 (-7%).
Numeri e produzioni che vanno difesi e incrementati – secondo Coldiretti – con un sistema di regole condiviso, alternativo a ipotesi protezionistiche: gli strumenti più importanti per competere restano il territorio, l’appeal per i nostri prodotti, la qualità e la distintività, accompagnati da politiche sempre più mirate e da strategie aziendali che tengano conto anche dell’evoluzione dei mercati.
Se questi dati infine, investono i prodotti enogastronomici umbri anche di un importante ruolo di promozione della regione all’estero – conclude Coldiretti – i risultati positivi delle esportazioni agroalimentari non si sono ancora adeguatamente “trasferiti” alle imprese agricole, con distorsioni che permangono nel passaggio degli alimenti lungo la filiera dal campo alla tavola. E proprio a migliorare e potenziare i rapporti di filiera che valorizzano il cibo italiano, tutelando i redditi degli imprenditori agricoli, mira, tra l’altro, l’impegno e il progetto di Coldiretti.