Fabio Muzzi
Bianco, giallo, azzurro, nero e rosso. Due colori uguali per tutti: il bianco dei pantaloni e il rosso del fazzolettone. Tre colori si alternano nelle camicie degli eugubini: giallo di Sant’Ubaldo, azzurro di San Giorgio e nero di Sant’Antonio. Tutti i contradaioli accomunati da una passione incredibile che sfocia in esultanza al passaggio del proprio cero e grande commozione all’arrivo finale, specie se, come ieri, l’intera corsa si sviluppa senza intoppi.
Con la complicità di una splendida giornata di sole, migliaia di persone si sono riversate lungo le strade di Gubbio per le varie fasi della corsa dall’alzata del mattino alla benedizione del Santo Patrono, sino all’attesissimo momento della corsa, partita alle 18 e terminata intorno alle ore 20 con l’ingresso nella Basilica. Al di là di qualche lieve oscillazione, inevitabile considerando altezza e peso dei ceri, l’intera manifestazione si è svolta senza cadute e la salita tra i ripidi tornanti che portano alla basilica posta alla sommità del Colle Eletto, è stata completata nell’ottimo tempo di 9 minuti e 25 secondi.
Una volta fatto il suo ingresso, Sant’Ubaldo è riuscito a chiudere alle sue spalle il portone, lasciando fuori i ceri di San Giorgio, e Sant’Antonio. Sia per i ceraioli all’interno, che per quelli rimasti fuori è comunque iniziata una festa che si è protratta sino a tarda notte.
Video Nicola Palumbo