Dopo la recente aggressione ai carabinieri da parte di un 48enne tifernate, a Città di Castello, ora, sembrano essere tornati, oltre ai “geni della passeggiata” in barba al virus, anche i furti.
Tre sanzioni e un tentato furto
Nei giorni scorsi, infatti, durante i servizi dedicati al contenimento della diffusione epidemiologica del Covid-19, la Polizia ha sanzionato e allontanato 3 uomini che, senza un motivo apparente, stazionavano nella centrale piazza Matteotti.
Uno di loro, un 31enne bielorusso con regolare permesso di soggiorno, è stato poi sorpreso dagli agenti mentre armeggiava ricurvo davanti alla porta metallica di un esercizio commerciale, nell’atto di forzare con un utensile il portone di ingresso (rimasto danneggiato con evidenti e “freschi” segni di effrazione). Notato l’arrivo della pattuglia, l’uomo si è dato repentinamente alla fuga fra i vicoli del centro storico.
Avvisata di quanto accaduto, la proprietaria del negozio ha sporto formale denuncia nei confronti dell’autore del fatto, già con numerosi precedenti per reati contro il patrimonio, il quale è stato denunciato per tentato furto aggravato.
Coppia ruba televisore
Nella stessa giornata un’altra pattuglia del Commissariato tifernate è intervenuta, sempre nelle vie del centro, per un segnalato furto di un televisore in un negozio di informatica.
Presa visione delle immagini dell’impianto di videosorveglianza del negozio, gli agenti hanno potuto riconoscere gli autori dell’effrazione: due 33enni, un uomo e una donna, già noti per aver commesso in passato diversi reati contro il patrimonio e in materia di stupefacenti.
Nello specifico, dai filmati, si poteva notare come lei avesse la funzione di “palo”, rimanendo fuori dall’esercizio commerciale, mentre lui, entrato nel locale con un telo bianco, dopo pochi minuti ne è uscito con un grande oggetto in mano avvolto dallo stesso telo.
La Polizia è riuscita a localizzare i due ladri presso il proprio domicilio, tra l’altro sorpresi con gli stessi indumenti indossati durante il furto avvenuto poco prima. I due, non potendo trovare alcuna giustificazione, hanno infine dichiarato di aver commesso il colpo poco prima, e sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria per il reato di furto aggravato.