Claudio Bianchini
Sarà colpa dell’effetto crisi, sarà che i folignati hanno insito nel dna l’amore per le due ruote, fatto sta che le biciclette vanno letteralmente a ruba. Anche i dati ufficiali parlano chiaro: soltanto nel corso del 2012 il comando dei Vigili urbani ha raccolto circa 150 denunce di furto, e il fenomeno è in costante aumento. Ormai è diventata una vera e propria emergenza per Foligno, considerata a pieno titolo la città più ciclabile dell’Umbria. La questione è stata affrontata ufficialmente anche dal Consiglio comunale, che proprio nella seduta di martedì, ha deliberato l’istituzione di un vero e proprio registro comunale delle biciclette, che permetterà ai proprietari di rendere identificabile il proprio ciclo attestandone la proprietà. Un provvedimento bipartisan votato all’unanimità da tutti i gruppi politici, basato su una specifica mozione presentata da Valentina Gualdoni del Popolo della Libertà. Il Comune di Foligno sarà così all’avanguardia nel panorama nazionale, mettendo a disposizione dei propri cittadini una sorta di anagrafe pubblica, contenente i dati descrittivi delle biciclette registrate, unitamente ai riferimenti dei loro proprietari: basterà applicare sul telaio una speciale targhetta adesiva, con uno specifico codice alfanumerico, che resterà impresso anche in caso di rimozione o verniciatura. L’anagrafe folignate potrebbe poi essere direttamente collegata, magari con apposita convenzione, al registro italiano biciclette, riconosciuto e consultato dagli operatori delle forze dell’ordine. E’ infatti notorio che nessuno è in grado di dimostrare in maniera certa e legalmente sostenibile la proprietà di una bicicletta, a meno che questa disponga di una targa che la identifichi, e che – per l’appunto – sia censita in un registro pubblico riportante i riferimenti anagrafici del proprietario. Nella mozione si impegnano inoltre sindaco e giunta comunale, a predisporre un’adeguata campagna informativa, sia per indicare le zone di parcheggio, che per prevenire i furti, con consigli sulle modalità di utilizzo e chiusura del mezzo. Spesso basterebbero piccoli accorgimenti da parte degli stessi proprietari, per evitare spiacevoli sorprese. Da segnalare inoltre, il fatto che il boom di furti non agevola affatto i rivenditori cittadini, che anzi vengono fortemente penalizzati. I folignati rinunciano ad acquistare modelli nuovi o troppo costosi, ripiegando su biciclette usate o di poco valore, mettendo quasi in conto la possibilità di finire – prima o poi – vittima di furti.