“La norma consente l’attribuzione di incarichi a titolo gratuito“. Replica così il sindaco Umberto de Augustinis ai consiglieri dei gruppi Spoleto Popolare e Alleanza Civica che evidenziavano l’illegittimità delle nomine dei “consulenti” del sindaco. Vale a dire il magistrato in pensione Maurizio Muscato (nominato a settembre 2018 e confermato un anno dopo per un altro anno) ed i dipendenti comunali anche loro in quiescenza Gilberto Giasprini e Fausto Libori.
Forti del parere del Dipartimento per gli affari interni e territoriali del ministero dell’Interno (clicca qui per leggere il testo integrale), gli esponenti di opposizione hanno chiesto la revoca di tali incarichi, che non sarebbero non compatibili con il Tuel (testo unico sugli enti locali).
Ma il Comune di Spoleto, con una nota, fornisce alcune precisazioni e cita alcune sentenze recenti: “Innanzitutto non esiste un divieto per le Pubbliche Amministrazioni di conferire incarichi professionali a titolo gratuito, in particolare se si tratta di consulenza a carattere eventuale ed occasionale, mentre il professionista ottiene vantaggi curriculari e di crescita professionale (Tar Lazio – Roma, sez. II, 30 settembre 2019, n. 11411)”. La recentissima sentenza in questione riguarda una fattispecie non del tutto uguale al caso spoletino: oggetto del contendere era un avviso pubblico che prevedeva una consulenza professionale a carattere gratuito, in questo caso emesso dal ministero dell’Economia e delle Finanze.
“In ogni caso, come precisato anche dalla Corte dei conti (ex multis Sezione Piemonte del. N. 66/2018) – incalza l’amministrazione comunale – si fa presente che l’articolo 5, comma 9, del d.l. 95/2012 e succ. modificazioni vieta alle pubbliche amministrazioni di attribuire a soggetti, già lavoratori privati o pubblici, collocati in quiescenza incarichi di studio e di consulenza, incarichi dirigenziali o direttivi e cariche in organi di governo delle amministrazioni o degli enti e società controllati. Tuttavia tale divieto non è assoluto, in quanto la norma ne consente l’attribuzione a titolo gratuito e, per i soli incarichi dirigenziali e direttivi, ferma restando la gratuità, introduce un limite di durata di un anno, vietando sia la proroga che il rinnovo”.
“Gli incarichi conferiti dal Comune di Spoleto – prosegue la nota – sono a titolo gratuito per il semplice fatto che TUTTI i destinatari sono in quiescenza e la legge impedisce tassativamente, pertanto, di attribuire qualunque compenso. L’Amministrazione si riserva comunque di intraprendere le opportune iniziative a propria tutela”.