Tommaso Barbanera è stato riconfermato all’unanimità presidente del Consorzio Operatori Turistici di Spoleto per i prossimi tre anni. Insieme a lui nel nuovo consiglio direttivo prendono posto Carla Contenti (vicepresidente), Carlo Dello Storto, Carlo Filippi, Fabio Tulli, Anna Maria Capocia e Claudio Musco. “Mai come in questo momento siamo uniti e compatti verso un obiettivo comune – ha sottolineato il neopresidente -, quello di rendere Spoleto un solido punto di riferimento nel panorama nazionale per manifestazioni sportive, congressi, convegnistica, produzioni televisive e quant’altro.
Gli eventi in calendario – Per questo è stato già stilato un calendario degli eventi da realizzare nell’anno in corso, in stretta sinergia con l’amministrazione comunale ed in particolare con gli uffici sport e cultura, “di cui abbiamo sempre potuto apprezzare disponibilità e professionalità”, ha sottolineato Barbanera. Si partirà il 24 e 25 marzo con un campionato interregionale di ginnastica ritmica al Palarota. Dal 29 marzo al primo aprile si svolgerà presso la Sala XVII settembre del Teatro Nuovo il primo Open Internazionale di scacchi Città di Spoleto, seguirà dal 4 al 7 aprile il convegno nazionale dell’Assicurazione Cattolica con cena di gala alla Rocca (Spoleto ha vinto la concorrenza di città come Rimini e Bologna). La ConfSport Italia conferma il suo impegno con la città organizzando una manifestazione nazionale di danza a fine aprile e i campionati di specialità e coreografia di ginnastica ritmica in maggio. Il Palarota sarà tempio del basket con i campionati nazionali femminili under 18 e quelli giovanili e senior della Uisp, per cui è già arrivato l’ok dell’amministrazione all’utilizzo del Palatenda.
Vendere il “pacchetto Spoleto” – “La collaborazione pubblico-privato è la strada da seguire – ha sentenziato Barbanera –. Spoleto è una città appetibile, dobbiamo solo farci trovare pronti quando enti o associazioni si rivolgono alle nostre istituzioni per organizzare qualcosa”. Ecco perché l’auspicio del Conspoleto è la realizzazione di un ufficio permanente che si occupi di studiare strategie per vendere il “pacchetto Spoleto” all’esterno nel modo più appetibile e redditizio possibile. Una proposta già avanzata all’amministrazione, che si è sempre detta disponibile, ma che ancora stenta ad entrare in funzione. “Solo così – ha aggiunto il presidente – potremo ambire a quelle 350mila presenze annue che rappresentano il minimo per una città turistica coma Spoleto. Le 200/250mila registrate negli ultimi anni non possono essere considerate sufficienti”.
Caso “Don Matteo” – Balzato agli onori delle cronache nei giorni scorsi a causa del sopralluogo che hanno fatto alcuni responsabili della produzione per verificare la possibilità di girare a Spoleto la prossima stagione (o almeno alcune puntate), il “caso Don Matteo” non è stato gestito a dovere dalla stampa secondo Barbanera, che comunque ha ammesso gli esiti positivi del sopralluogo e confermato che “il discorso va avanti”. Don Matteo a parte, quello del turismo da fiction potrebbe essere un altro veicolo utile a rilanciare la città, cui il sindaco Benedetti ha già dato il suo avallo personale.
Jacopo Brugalossi
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