Consiglio Comunale sulla sicurezza, Boccali: "contento per intervista La7. Risveglia le coscienze". - Tuttoggi.info

Consiglio Comunale sulla sicurezza, Boccali: “contento per intervista La7. Risveglia le coscienze”.

Redazione

Consiglio Comunale sulla sicurezza, Boccali: “contento per intervista La7. Risveglia le coscienze”.

Mar, 03/04/2012 - 15:44

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Lunghissima seduta ieri del Consiglio Comunale di Perugia in occasione della riunione “monotematica” dedicata al tema della “Sicurezza nella città, condizione presente ed ulteriori iniziative da assumere”. La seduta si è protratta fino alle ore 22, con circa 20 interventi sulla delicata questione. Alla fine del dibattito il Consiglio ha dato mandato ad una commissione, composta dai capigruppo, di redigere un unico atto sul tema, per la cui approvazione sarà richiesta la maggioranza qualificata dei 2/3 dei componenti della commissione stessa. Nel caso non si trovasse l’accordo, invece, nel corso della prossima riunione del Consiglio saranno eventualmente votati i due differenti odg già presentati.

I lavori sono stati aperti dal portavoce dell’opposizione Pino Sbrenna, il quale ha presentato a nome del centro-destra la prima proposta di risoluzione.
Sbrenna ha chiarito che “se Perugia è anche quella descritta dai servizi televisivi, ciò è dovuto in buona parte all’inerzia di questa e delle precedenti amministrazioni comunali. Che il nostro territorio sia gravato da situazioni pesanti è un dato obiettivo, tanto che Perugia ha evidenziato esigenze specifiche cui devono seguire risposte concrete”.Otto le proposte avanzate dall'opposizione rivolte alle competenze centrali di Governo e Parlamento e riguardanti: norme per la certezza della pena in caso di reati gravi; regole per la legittima difesa; la possibilità di riconsiderare la rimessa in libertà spesso contestuale alla ripresa dell’attività criminale; tracciabilità delle transizioni finanziarie; l'eventualità di dotare gli inquirenti di banche dati di DNA, oltre ad ulteriori risorse umane e tecnologiche; la costituzione di strutture utili al rimpatrio immediato dei detenuti, se immigrati; la celere conclusione del nuovo regolamento della polizia municipale.

Quattro invece le proposte per gli enti locali: riconsiderare le sclete urbanistiche fatte già dalla precedente amministrazione sulla possibilità di trasformare garage e seminterrati in abitazioni; aumentare la residenzialità autoctona nel centro di Perugia; stilare un regolamento per la polizia municipale; applicare delle norme anti degrado. “Perugia non deve essere vista come una città dove tutto può essere consentito o tollerato. Anche per questa non secondaria azione costante ed intelligente si concorre efficacemente al miglioramento della qualità della vita e della sicurezza della città”, ha poi concluso Sbrenna.

Il primo a parlare per la maggioranza è stato invece Mearini, il quale non ha risparmiato critiche alla controparte, evidenziando come il centro-sinistra, sempre pronto alla collaborazione in questi due anni di consiliatura, non ha alcuna intenzione di fornire “sponde” ai “salti nel buio” proposti dall’opposizione ed a sostenere l’incapacità di una minoranza che non si è trasformata in volontà di predisporre proposte concrete. Mearini ha rigettato la descrizione della città fornita dal PdL nei manifesti affissi recentemente chiarendo che l’Italia intera è alle prese con un decadimento di valori e principi che ha favorito la recrudescenza di fenomeni di violenza inaudita. Di seguito gli interventi di Chifari, Baldoni, Varasano, Castori e Prisco.

Tra gli interventi dei consiglieri si è inserito quello, molto atteso, del Sindaco Boccali, il quale ha spaziato su diversi fronti, partendo da un accenno all’ormai famoso servizio televisivo trasmesso su LA7, i cui toni drastici sono apparsi più un modo per promuovere l’attività giornalistica, piuttosto che rispondenti ad una realtà concreta.
“Sul tema sicurezza dobbiamo avere il coraggio di dire come stanno le cose: nessuno ha intenzione di partecipare ad un “concorso di inerzia e disattenzione”, la cui presenza in città io stesso talora ho riscontrato”. Sottolineando, preliminarmente, che la Costituzione Italiana delinea un preciso riparto di competenze in materia di ordine pubblico, Boccali ha chiesto agli organi che amministrano la giustizia la massima attenzione per Perugia; va in questo senso, peraltro, la decisione del Comune di costituirsi parte civile nei principali processi in atto connessi allo spaccio della droga; un modo, in buona sostanza, per tenere alto il livello di guardia.
“Sembrerà strano, ma per certi aspetti sono stato contento che sia andata in onda la trasmissione su LA7, perchè ciò ha contribuito a svegliare le coscienze di coloro che spesso mi hanno rimproverato quando sostenevo che la lotta alle dipendenze è determinante per il contrasto alla criminalità. Su questo e su altri punti la mia volontà è di stimolare la città a reagire, respingendo nel contempo ogni ipotesi di connivenza e complicità”.
Confrontando i dati di Perugia con quelli delle altre città italiane, il Sindaco ha chiarito come i fenomeni di criminalità siano superiori in larga parte del Paese, ma anche che in nessun altra realtà della penisola si registrano iniziative e provvedimenti amministrativi quanti ne sono stati assunti nel Capoluogo umbro.

Chiusura per Rocco Valentino, secondo cui bisogna partire dal presupposto che in questi anni qualcuno ha sbagliato. Tuttavia la risposta all’attuale grave situazione non può consistere nelle “parole espresse in politichese nell’odg della maggioranza”.
Per il capogruppo, il PdL si è limitato nei tanti criticati manifesti a segnalare l’esistenza si un problema serio, la cui risoluzione risiede nelle competenze dello Stato, ma anche del Comune e dei singoli Assessorati (urbanistica, viabilità, servizi sociali, ecc.).
“Oggi è necessario che il Consiglio Comunale dia una risposta concreta ai cittadini, perchè questo è quanto la gente ci chiede”. Valentino ha proposto, dunque, di istituire una commissione paritetica (tre consiglieri di maggioranza e tre di opposizione) col compito di redigere entro 15 giorni un documento condiviso da portare all’attenzione del Consiglio e contenente soluzioni concrete sul tema della sicurezza.

La Commissione creata appositamente si riunirà per la prima volta il 5 aprile.

Ale.Chi.

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