“Il Ministro Sacconi ha recepito le nostre proposte: eliminare il fardello di normative che ingessano il mercato del lavoro e valorizzare l'apprendistato che rappresenta un fondamentale contratto a contenuto formativo e un canale privilegiato per l'assunzione a tempo indeterminato”.
Nel commentare le misure della manovra dedicate al mercato del lavoro annunciate dal Governo alle parti sociali e che dovrebbero essere contenute nei provvedimenti all'esame del Consiglio dei Ministri, Stelvio Gauzzi – Segretario di Confartigianato Imprese Perugia — apprezza “il potenziamento del contratto di apprendistato attraverso la valorizzazione del ruolo delle parti sociali ed il coinvolgimento degli enti bilaterali. In questo modo si riconosce che l'impresa è il luogo tipico della formazione e si punta a favorire l'ingresso dei giovani nel mercato del lavoro. Intervento più che mai necessario se si considera che il tasso di occupazione dei giovani tra i 15 e i 25 anni è il più basso d'Europa: 25,5% a fronte della media Ue del 40,3%”.
“Secondo un'indagine condotta da Confartigianato – continua Gauzzi – gli artigiani investono molto tempo e molto denaro per formare i neo assunti: per insegnare il mestiere ai nuovi dipendenti, in Italia, ogni anno dedicano 103 milioni di ore e spendono 1,6 miliardi. L'artigianato è anche il settore con il maggior numero di apprendisti”.
Inoltre, secondo una ricerca di Confartigianato condotta su un campione di circa 1.600 imprese con meno di 20 addetti, artigiane e non, il 70,1% degli apprendisti attualmente in azienda verrà assunto. Un dato confermato anche da quanto avvenuto in passato: concluso il periodo di formazione, il 71,4% degli imprenditori ha proposto agli apprendisti di continuare a lavorare in azienda e nel 54,5% dei casi l'apprendista ha accettato.