Con grande soddisfazione della Pro Loco di Spoleto, organizzatore dell’ evento, si è concluso domenica 19 Agosto, in Piazza Del Comune, il 32° Ferragosto Spoletino, con una grande partecipazione di pubblico per la commedia “Vallechiara Terme”, scritta dal compianto concittadino Talegalli, ma sempre attuale nei contenuti e magistralmente interpretata dal gruppo di ragazzi della Compagnia Teatrale “L’ Allegra Brigata” che hanno strappato al pubblico numerose risate ed applausi.
Partecipazione di pubblico che ha caratterizzato il successo di tutte le manifestazioni, a partire da Calici di Stelle, del 10 Agosto, che ha visto la partecipazione di molti turisti e spoletini, per un totale di 150 persone.
Da non dimenticare il successo della serata dedicata a Lucio Dalla, dove la musica ha accompagnato un inedito Fausto Manasse, che ha saputo creare una serata veramente magica.
Il 18 Agosto era la volta dei magnifici video realizzati da Giovanni Duca “C’era una volta…Spoleto primi del ‘900” che ha visto la partecipazione di Tommaso Biondi , Antonietta De Santis che ha recitato poesie di Leonardi e del Sig. Valecchi che, in un intervista, ha divertito il pubblico con le sue poesie recitate in dialetto. Fondamentali le immagini di Antonello Inverni.

“Portare avanti tutte queste serate è stato, per la Pro Loco, un notevole sforzo organizzativo, ma, visti i risultati ne è valsa decisamente la pena. Cogliamo l’ occasione per ringraziare il Comune di Spoleto, la Fondazione della Cassa di Risparmio di Spoleto, la Spoleto Credito e Servizi e tutti gli altri sponsor che, capendo l’ importanza di creare un movimento di circa 130 persone a serata, ha dato il proprio contributo. Tutto questo ci porta a fare sempre meglio, cercando di capire i gusti del pubblico e cercare di creare per Spoleto manifestazioni che esaltino i nostri valori, come sarà, a novembre, la Mostra Micologica, che quest’ anno si terrà al Chiostro di San Nicolò e riserverà tutti i giorni delle piacevoli sorprese, oltre alla degustazione dei prodotti tipici spoletini. ”