Nonostante sempre più famiglie siano in difficoltà economica e i prezzi dei generi alimentari siano aumentati, in Umbria cresce la voglia di aiutare gli altri. Lo dimostrano i dati della Giornata nazionale della Colletta alimentare, che nel cuore verde d’Italia registrano un +5,1% nella raccolta che viene effettuata nei supermercati ormai da 29 anni.
L’iniziativa della Fondazione Banco Alimentare ets in Umbria ha visto una raccolta di 159.808 kg di generi alimentari, 7.721 kg in più rispetto al 2024, con un incremento percentuale maggiore nella provincia di Terni rispetto a quella di Perugia.
Colletta alimentare, i dati in Umbria comune per comune
In totale nella provincia di Perugia sono stati raccolti quasi 127 quintali di alimenti (126.902 kg per la precisione), con un +4,7% rispetto al 2024. Nella provincia di Terni, invece, l’aumento è stato del 6,5%, con una raccolta pari a 32.906 kg. Ai quasi 160 quintali raccolti in Umbria, si sommano 5.163 kg di generi alimentari raccolti nei comuni di Pieve Santo Stefano e Sansepolcro, dunque fuori regione, ma gestiti dal Banco alimentare dell’Umbria.
Venendo al dettaglio dei comuni umbri, va precisato che c’è un comune – Arrone – dove quest’anno si è fatta la colletta alimentare (281 kg raccolti), mentre lo scorso anno no, ed al contrario ci sono 3 comuni (Bevagna, Collazzone e Monte Castello di Vibio) dove quest’anno non è stata effettuata la raccolta al contrario dello scorso anno.
Di seguito i risultati negli altri comuni dell’Umbria, con i valori espressi in kg.
Provincia di Perugia. Assisi 5.322 (+12,2%); Bastia Umbra 5.640 (+16,1%); Bettona 601 (+86,6%); Cannara 1.091 (+41,6%); Castel Ritaldi 288 (+5,9%); Castiglione del Lago 4.163 (+4,9%); Città della Pieve 1.937 (-19,5%); Città di Castello 4.965 (+3,9%); Corciano 5.942 (+16,4%); Deruta 2.015 (+8,7%); Foligno 11.143 (+6,3%); Fossato di Vico 729 (+16,5%); Fratta Todina 228 (+42,1%); Giano dell’Umbria 925 (+1,1%); Gualdo Cattaneo 492 (+70,2%); Gualdo Tadino 5.624 (+3,2%); Gubbio 4.773 (+1,8%); Magione 3.973 (+15,7%); Marsciano 4.917 (+6,5%); Massa Martana 696 (-13,4%); Montefalco 801 (+18,7%); Nocera Umbra 771 (+22,2%); Norcia 1000 (+8,8%); Panicale 1.392 (-6,6%); Passignano 975 (-10,8%); Perugia 33.756 (-3,8%); Piegaro 691 (+46,9%); San Giustino 514 (-14%); Sigillo 285 (+37%); Spello 545 (+58,4%); Spoleto 9.261 (+14,1%); Todi 4.572 (+1,8%); Torgiano 1.444 (+102,8%); Trevi 1.576 (-3,5%); Tuoro 457 (+2%); Umbertide 3.276 (+11.1%); Valtopina 127 (-31,2%).
Provincia di Terni. Acquasparta 1.720 (+19,8%); Allerona 249 (-26,3%); Amelia 1.635 (+19,9%); Arrone 281; Baschi 85 (+34,3%); Montefranco 642 (-1,6%); Narni 3.548 (-0,8%); Orvieto 5.725 (-1,4%); San Gemini 470 (+144,9%); Terni 18.552 (+6,2%).
Sostegno a 1,8 milioni di persone in Italia
“Se cresce la povertà deve crescere anche la solidarietà, la Colletta Alimentare è un piccolo gesto che risponde a una domanda importante di come arrivare a fine mese: è un gesto di grande fiducia oltre che una risposta concreta” ha dichiarato il Presidente della CEI, Cardinale Matteo Zuppi dopo aver partecipato all’iniziativa.
In un contesto sociale segnato da individualismo e indifferenza, la partecipazione di 155mila volontari in tutta Italia e di oltre 5 milioni di donatori rappresenta un segnale forte: cittadini di ogni età e provenienza hanno dedicato tempo, cura e attenzione, per quegli “invisibili” che spesso non trovano voce. Un gesto semplice – una confezione di riso, una scatoletta di tonno, una bottiglia di passata di pomodoro – che alimenta speranza, come auspicato da Papa Leone XIV la domenica precedente: “Mentre le cause strutturali della povertà vanno affrontate e rimosse, tutti siamo chiamati a creare segni di speranza”.
È questo, in fondo, il valore della Colletta: un Paese che sceglie di non voltarsi dall’altra parte e, nonostante l’aumento del costo della vita, dona quanto può. Un vero e proprio spettacolo della carità, il segno di una coscienza di popolo ancora viva, come dimostra anche la partecipazione del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, primo anche quest’anno ad aderire personalmente a questo gesto. Dalla Presidenza della Repubblica, la Colletta Alimentare, ha ricevuto anche l’Alto Patronato.
Secondo il rapporto ISTAT sul Bes diffuso nei giorni scorsi, nel 2024 in Italia la percezione del rischio di cadere in povertà è al 18,9% rispetto a una media Europea del 16,2%. La Giornata Nazionale della Colletta Alimentare dice anche qualcosa di importante sul bisogno – profondo e condiviso – di costruire relazioni vere e capaci di rispondere ai molteplici volti della povertà, primo fra tutti la solitudine. Grazie a 8.300 tonnellate di prodotti donati nei supermercati di tutta Italia, Banco Alimentare potrà sostenere nei prossimi mesi 1 milione e 800 mila persone bisognose attraverso 7.600 enti caritativi convenzionati.
