Jac. Bru.
“Sorpresa e profondo disappunto”. Così i referenti del Comitato Organizzatore della Spoleto-Norcia in MTB commentano la decisione della direzione dei lavori di non concedere l’autorizzazione per lo svolgimento dell’evento. Tanto più che appena 6 giorni fa lo stesso Comitato tranquillizzava tutti con una nota pubblicata nel proprio sito internet: “Svelato il problema inerente la convocazione di oggi (23 agosto, ndr). C'é stato un recente fenomeno franoso nel tratto tra Piedipaterno e Borgo Cerreto che ha messo in discussione il passaggio dei ciclisti in questo tratto. C'é la possibilità di dover bypassare il tratto per motivi di sicurezza. Si tratterebbe di 6,2 km lungo la statale. Il Comitato ha chiesto l'aiuto delle istituzioni per garantire una adeguata scorta e vigilanza del tratto per garantire la sicurezza di tutti. Settimana prossima ci saranno altre riunioni. La cosa importante é che la manifestazione “non é in discussione” come affermato dal consigliere di amministrazione di UM. Il modulo iscrizioni é stato rimesso online”.
Stop definitivo – E invece ieri è arrivata la doccia fredda, anzi gelata. Un danno d’immagine non indifferente per il Comitato, che oltre alla figuraccia nei confronti delle centinaia di iscritti (ogni giorno arrivano telefonate da tutta Italia) dovrà anche restituire loro le quote versate. Per non parlare degli accordi già sottoscritti con gli sponsor. Ecco il breve comunicato apparso ieri sul sito: “Il Comitato Organizzatore ha partecipato oggi ad un incontro con i sindaci dei comuni Norcia, S.Anatolia, Vallo di Nera, Cerreto, Umbria Mobilità e la ditta appaltatrice dei lavori di messa in sicurezza. Il comitato ha preso atto con sorpresa e profondo disappunto, a meno di venti giorni dalla manifestazione, che la direzione lavori non ha concesso l'autorizzazione per il passaggio dei ciclisti sul tracciato della vecchia ferrovia. Autorizzazione inizialmente data per scontata, poi dalla scorsa settimana con prescrizioni, ed alla fine, oggi, non concessa per motivi di sicurezza, in seguito a recenti sopralluoghi. Per tale motivo, non ascrivibile ne dipendente dalla nostra volontà o operato e rassicurazioni verbali e non, il comitato è costretto a rimandare a data da destinarsi la manifestazione. in attesa del completamento dei lavori”.
Boccone amaro – “Che non tutto filasse proprio liscio lo sospettavamo – racconta uno dei referenti a Tutoggi.info – ma quando alla ‘deadline’ di fine luglio abbiamo ricevuto l’ok a voce per andare avanti coi preparativi non pensavamo che potesse arrivare uno stop definitivo, peraltro a meno di 20 giorni dall’evento. A quanto ci hanno spiegato inoltre l’intero tracciato sarebbe ancora del tutto inagibile, anche per eventi di altro tipo”. Una dichiarazione che cozza con quella dei primi di agosto che presentava la passeggiata del CAI sulla vecchia Spoleto-Norcia come “primo evento autorizzato sul tracciato in sicurezza”. I particolari della vicenda saranno comunque spiegati in una conferenza stampa convocata per sabato alle 11 presso la sede dell’Associazione I Cento Comuni in via del Mercato.
“Il tracciato è ancora un cantiere” – Ecco la nota redatta a commento della riunione di ieri dai sindaci di tutti i Comuni che sarebbero stati attraversati dalla pedalata del 15 settembre: La manifestazione in mountain bike prevista per il 15 settembre lungo l’ex tracciato della Spoleto-Norcia non può avere le autorizzazioni al transito del tracciato. Ieri, mercoledì 28 agosto, presso il Municipio di Vallo di Nera, si sono incontrati i cinque sindaci dei Comuni interessati dal tracciato della ex ferrovia, i rappresentanti di Umbria Mobilità, i rappresentanti dell’impresa che ha in appalto i lavori di messa in sicurezza e gli organizzatori della manifestazione “Spoleto-Norcia in mtb”. Doveva essere una riunione operativa per definire un ulteriore step organizzativo ma nel corso della riunione l’impresa ha comunicato che i propri responsabili della sicurezza e la Direzione lavori hanno inteso non autorizzare il transito di una manifestazione che via via si stava rilevando come imponente, prevedendo una partecipazione tra le 200 e le 300 persone, visto il carattere ancora di cantiere del tracciato. La fine dei lavori e la riconsegna del cantiere ad Umbria Mobilità, previsti nel luglio 2013 nel cronogramma messo a punto congiuntamente dallo stesso gruppo di lavoro, ieri riunito a Vallo, avrebbe permesso di effettuare i collaudi tecnici necessari al regolare svolgimento della manifestazione. Purtroppo invece eventi franosi, generati da particolari condizioni atmosferiche accadute nella scorsa primavera, hanno causato un ritardo, non imputabile dunque alla ditta che ha in consegna l’infrastruttura, che però determina il permanere dello stato di cantiere e il conseguente divieto di accesso a personale non autorizzato. I presenti hanno appreso con preoccupazione l’impossibilità di trovare soluzioni alternative per permettere il transito anche temporaneo dei bikers, ma la relazione, a firma del Coordinatore della Sicurezza in fase di Esecuzione lavori e del Direttore dei lavori, che non autorizzano l’accesso, non lascia margini di operatività. Al di là del rammarico generato dal mancato svolgimento della manifestazione per la quale già molte persone avevano speso il loro tempo per l’organizzazione e che registrava numerose iscrizioni, rimane la mancata occasione di animazione del territorio, visto che la manifestazione poteva senza dubbio definirsi di ampio ed elevato livello (basti guardare l’eco che aveva già avuto il suo annuncio su riviste specializzate e fiere di settore). Ma ancora più preoccupante appare l’incertezza sui tempi futuri di riconsegna essendo già stata presentata dalla ditta la richiesta per una perizia di variante, che tra autorizzazioni e realizzazioni potrebbe far slittare i tempi di consegna e dunque di fruizione del tracciato, di ulteriori mesi. A tal fine la stessa rappresentante di Umbria Mobilità, consigliere Stefania Nichinonni, su invito dei sindaci presenti, ha dichiarato che si farà portavoce presso il CdA affinché si cerchino soluzioni che accelerino i tempi (per esempio attraverso l’immediata riconsegna parziale dei tratti ormai completati e messi in sicurezza, per i quali nella stessa relazione sopra richiamata, si dichiara che sono già pronti i documenti per la riconsegna stessa) e che soddisfino, almeno parzialmente. le esigenze di pagamento dei professionisti coinvolti, pur nella consapevolezza del disastroso quadro economico-finanziario che l’azienda Umbria Mobilità è costretta a fronteggiare. I sindaci hanno anche concluso che dei tempi e del destino di questa importante infrastruttura, perno centrale degli assi di mobilità dolce della nostra regione, si debba discutere in uno specifico incontro con i rappresentanti della Regione dell’Umbria.
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