Città di Castello si prepara a rendere omaggio al compositore Salvatore Sciarrino, tifernate d’adozione, in occasione dei suoi 70 anni (che compirà domani, 4 aprile). Il programma dell’iniziativa è stato illustrato questa mattina, nella Sala della giunta, dal sindaco Luciano Bacchetta, dal vicesindaco e assessore alla Cultura Michele Bettarelli e dell’assessore alle Politiche educative Rossella Cestini.
L’evento, che si svolgerà venerdì 7 aprile, alle ore 17.30, nella Sala del Consiglio comunale, presenterà in anteprima “Sciarrino Séances”, filmato realizzato dagli studenti del corso di Cinema Digitale dell’Università di Padova durante le prove di registrazione delle Lezioni di Suono. “Una sorta di backstage-viaggio all’interno del lavoro del Maestro – ha commentato Bettarelli – che il giorno dopo sarà proiettato anche a Padova. Il documentario è stato girato nel 2016 nella città veneta, dove Sciarrino era stato invitato in qualità di compositore in residenza dell’Orchestra di Padova e del Veneto“.
Al termine della proiezione Sciarrino, già cittadino tifernate dal 1983 (dove ha la residenza) verrà omaggiato dei sigilli della città e nominato, secondo quanto prevede lo statuto, “Ambasciatore della città“.
“Da diverso tempo, insieme alla volontà del Maestro, stiamo pensando a questo importante avvenimento – ha detto Bacchetta – Verrà dato lustro non solo alla persona ma anche al messaggio di positività, passione e attaccamento alla città che Sciarrino ha sempre avuto, con un pizzico di campanilismo che riteniamo doveroso. E’ un premio ideale per la sua carriera, da poco impreziosita con il Leone d’oro alla Biennale di Venezia, oltre ad essere un atto doveroso dell’Amministrazione comunale verso una sua grande eccellenza“.
“Anche i numerosi ospiti che interverranno sono stati concordati insieme al Maestro – ha aggiunto Cestini – Siamo orgogliosi di averlo di nuovo tra noi in un’occasione condivisa e messa in piedi proprio con lui, che ormai può essere considerato un tifernate doc“.
Prima di Sciarrino Città di Castello ha conferito altre importanti onoreficenze ad altrettanti tifernati illustri: la “cittadinanza onoraria” al rabbino capo Comnuità ebraica Elio Toaff (1998), al progettista del piano regolatore Mario Guido Cusmano (2000), al filosofo recentemente scomparso Paolo Rossi (2004) e all’ingegnere responsabile dei lavori di consolidamento della Torre civica Giuseppe Tosti (2015). Oltre a queste l’attrice Monica Bellucci è diventata “Ambasciatrice della Città nel mondo” (2001) mentre Placido Rizzotto, nipote del sindacalista ucciso dalla mafia nel 1947, è stato insignito del titolo di “Amico della Città” (2013).