Tante autorità alla corte della trifola di Città di Castello che quest’anno si è fatta desiderare ma che alla fine, come ogni volta, non ha deluso i visitatori della XXXIII edizione del Tartufo bianco. Insieme al prestigioso ospite d’onore, la manifestazione ha ricordato anche i cento anni della Pinacoteca comunale con “Pane d’arte”, esposizione di immagini famose del museo incorniciate dai maestri panificatori della Confartigianato.
Al taglio del nastro il presidente dell’Associazione promotrice Mauro Severini, il sindaco Luciano Bacchetta, l’assessore regionale alle Politiche economiche Fernanda Cecchini, il presidente della Provincia di Perugia Marco Vinicio Guasticchi.
“Il tartufo può sembrare anacronistico o inopportuno in tempi di crisi” ha detto Mauro Severini “ma non dobbiamo dimenticare che la promozione del territorio dovrà basarsi più sulla qualità, sulle eccellenze e in Umbria il tartufo è ormai un’icona della gastronomia. Inoltre il tartufo consente ai territori di esprimere tante altre grandi produ-zioni che altrimenti non avrebbero tribune tante ascoltate”.
Il sindaco Luciano Bacchetta ha ribadito come “la mostra del tartufo contribuisca a veicolare le eccellenze del territorio e a mobilitare grandi sinergie del mondo cittadino. In un momento di intenso transito turistico, tre fine settimana dedicati alle nostre tipicità, dall’arte alla gastronomia, sono un modo per aumentare l’attrattività, senza snaturare le nostre peculiarità storiche e culturali”.
“Il Piano di Sviluppo rurale ha sostenuto tutte le mostre dedicate al Tartufo che si sono svolte in Regione” ha ricordato l’assessore alle Politiche agricole della Regione Fernanda Cecchini “impegnando importanti risorse anche nelle tartufaie pregiate e nella promozione. È giunto il momento di unire gli sforzi e fare squadra affinché, nel rispetto delle singole identità, l’Umbria parli di tartufo con una voce sola e si possa affermare in modo corale ma univoco come terra di qualità e di tartufo. Su questo piano dobbiamo lavorare insieme con i territori vocati, come l’Alto Tevere, perché questa nostra ricchezza acquisisca una visibilità e sia riconoscibile”.
Marco Vinicio Guasticchi, presidente della Provincia di Perugia ha sottolineato come “la Mostra del tartufo di Città di Castello sia un ottimo biglietto da visita per il territorio, di cui riassume ed esalta le caratteristiche e la tradizione gastronomica. Il tartufo umbro non è valorizzato e conosciuto come potrebbe per quantità e qualità della produzione. Dobbiamo colmare questo gap e in futuro continuare a puntare su elementi che fanno la differenza e che, come il tartufo, sono irriproducibili. La Provincia di Perugia ha fatto la sua parte, offrendo gli spazi della Rocca Paolina come vetrina anche per la kermesse tifernate”.
La mostra – Tartufo e degustazioni nel centro storico fino a domenica con le mostre mercato Sapori del tartufo in Piazza Matteotti, Sapori d’Italia in Piazza Gabriotti, Sapori dell’Umbria sotto il Loggiato Gildoni. L’associazione Tartufai Altotevere e la Federazione della Caccia con la Asl 1 propongono una vera tartufaia in Piazza Fanti mentre le Degutazioni Gluten Free renderanno il tartufo un’occasione veramente per tutti. In Corso Cavour ci sarà il Consorzio di tutela del Vitellone bianco dell’Appennino centrale con “Io taglio, tu cuoci” e nei ristoranti della città fino a domenica menù in onore del tartufo per visitatori e tifernati. Nella XXXIII° edizione tornano i Saloni del gusto, dell’olio nel Palazzo del podestà, collegato al terzo concorso “Olio di casa mia”, e del vino, a cura di Ais nell’atrio del palazzo comunale. Lo spettacolo della cucina sarà di scena in Largo Gildoni con lo Showcooking di Alex Revelli, Susanna Cutini e Shady Hasbun, che ospiteranno gli chef di Città di Castello e l’attesa sfida delle Pro-loco e dei rioni, quest’anno alle prese rispettivamente con dolci ed antipasti. Sulla tradizione gastronomica locale si concentreranno le giornate di sabato e domenica con la presentazione dei piatti, raccolti nella terza edizione del ricettario. Ospite e protagonista della manifestazione sarà anche il comune di San Prospero, con cui Città di Castello ha stretto legami in occasione del sisma che ha colpito l’Emilia Romagna qualche mese fa: una degustazione a base di Parmigiano reggiano ed Aceto balsamico sarà presentata giovedì 1 novembre, sabato e domenica alle ore 11.00. Ampio il programma di degustazioni ma bisogna prenotarsi al numero 366 5845027 o riempire il coupon sul sito del Tartufo bianco http://www.iltartufobianco.it/info_check.php.
Presso il Museo Tela Umbra, a giorni ed orari prestabiliti, Asl 1 e Proloco San Leo Bastia prepareranno piatti all’insegna de “I profumi del bosco”, degustazioni verticali del vino “Manna” Franz Haas – vendemmie 2011-09-07-05 e “Amarone Ambrosan” Nicolis – 1995-97-2000-06 saranno proposte da Ais. I cugini di campagna scopriranno i segreti dell’aceto e Mirko Faralli guiderà in un percorso con sigari, distillati e cioccolato. Al Torrione l’associazione Le vie del buongusto introdurrà alla conoscenza di vino, olio e tartufo con Vivo il tartufo, Vivo l’olio, Vivo il vino… ascoltando il jazz.
Il programma di giovedì 1 novembre – Alle 10.00 presso il Loggiato Gildoni lo Show-cooking di Luca Fabbri dell’Associazione Italiana Celiachia, alle 11.00 i maestri di taglio del Consorzio del Vitellone bianco, alle 15.00 si parlerà di food blogger e tartufo con Alex Revelli e Susanna Cutini. Condurrà alla scoperta dei Vitelli il percorso proposto da Il Poliedro a partire dalle 15.00 (per prenotazioni: 075- 8520656/8554202). Alle 18.00 la scuola di musica G.Puccini di Città di Castello suonerà presso la Tipografia Grifani-Donati con il quartetto di chitarre Alvarez.
Il programma di venerdì 2 novembre – Mostre mercato e degustazioni a pieno regime per il terzo giorno del Tartufo bianco e dei suoi chef in Piazza che si esibiranno alle 10.00 nell’ambito dello Showcooking. Alle 11.00 il tartufo diventa a misura di bambino con il Fantapasto, in collaborazione con Gianni Tota di Bosco Hotel e Giuseppe Cistaro della Asl 1. Alle 15.00 gli Chef in piazza si cimenteranno con i menù della crisi, proponendo piatti sulla base di tanto tempo, poco tempo, poco denaro, tanto denaro.
