L’attesa è durata due mesi, ma ora la “pausa” estiva è finita e oggi si è rivisto il ciclista che nella prima parte della stagione aveva ottenuto vittorie e una lunga serie di piazzamenti nei dieci. Nemmeno due forature a inizio gara hanno demoralizzato Luca Masciotti, ieri veramente in giornata su di un percorso adatto alle sue caratteristiche.
Ciò che restava del Bovara dopo il grave incidente occorso a Frenguelli la scorsa settimana ha offerto una prova maiuscola. All’attacco fin dall’inizio, prima con Fabiani poi con i due Masciotti, poi ancora con Masciotti Luca, da solo inizialmente per molti chilometri e poi con un compagno di avventura nell’ultima parte dei suoi circa 40 chilometri da fuggiasco, fino al ricongiungimento a otto chilometri dal traguardo. Non pago ha provato anche la volata nonostante un principio di crampi, finendo settimo alle spalle del vincitore Noletti. Un Masciotti che non avesse impegnato tutto se stesso come invece ha fatto ben difficilmente avrebbe trovato rivali nello sprint finale. D’altronde se si corre in tre occorre rischiare e Luca ha dimostrato di saperlo fare alla grande. Valida anche l’azione di contenimento di Marco e Tommaso nei confronti dei vari contrattaccanti nel periodo in cui Luca era in fuga.
Il Bovara ha anche rischiato di perdere altri corridori e non solo, nel corso della gara. Nella fase del rifornimento infatti Tommaso Masciotti costretto da un altro corridore ha travolto la fisioterapista della squadra Silvia Baronci, i due sono finiti a terra con conseguenze abbastanza gravi per Silvia, in particolare. Arcate sopracciliari rotte per l’una e per l’altro e contusioni varie. Insomma le ferite aumentano al pari dei sacrifici per un gruppo che ha dato tanto ottenendo buoni risultati, affermazione quest’ultima che va sottolineata, considerando che hanno corso in quattro per tutta la stagione e oggi in tre.