La mostra sta raccogliendo storie da tutta Italia e sarà realizzata grazie agli scatti del fotografo Simone Rossi
L’abbiamo lasciata con un sorriso sulle labbra, con tanti sogni nel cassetto e il cuore pieno di speranza, quella di vedere la sua associazione ‘Prenditi cura di te ’, diventare sempre più conosciuta per accogliere tutte quelle donne che hanno bisogno di un sorriso per continuare a vedere la vita con gli occhi pieni di coraggio. L’abbiamo ritrovata con lo sguardo pieno di gioia, il viso illuminato di felicità e la certezza che molti di quei sogni sono, in pochi mesi diventati realtà.
Stiamo parlando di Simona Laudani che nel corso dell’intervista, rilasciata nel mese di dicembre, con gli occhi colmi di speranza ci faceva viaggiare sulla sua giostra colorata attraverso i suoi ricordi. Una giostra sulla quale, abbiamo con lei rivissuto gli alti e i bassi di una vita fatta di dolore, sconfitte, rinunce, sbagli dai quali è riuscita a trarne vittorie, traguardi, serenità lasciandoci affascinare dal modo in cui Simona, dal giorno in cui a scoperto di avere un tumore al seno, è riuscita a scoprire ogni giorno la bellezza colorata di un vita tutta nuova da scoprire.
Ne ha fatta di strada dal giorno dell’ultima intervista
Ne ha fatta di strada Simona da quel giorno. Ora quando si guarda allo specchio non vede solamente una vita che si dipinge ogni istante di luci e colori, vede anche una donna che riflette di gioia i colori di quella vita che ora riesce a trasmettere come uno specchio ad altre donne che, come lei, hanno sofferto o continuano a soffrire. Simona è oramai lontana dai giorni in cui il suo futuro lo vedeva riflesso. Oggi è diventata lei specchio di quella fusione di colori che per anni le hanno dato la forza per non mollare.
“E’ per me un periodo molto felice. Grazie a BNI sono riuscita a rendere il mio sogno di vedere l’associazione crescere non più solo un’immagine nella mia mente ma un obiettivo concreto che sta diventando sempre più reale. Per questo devo ringraziare soprattutto Davide Venturi che ha reso possibile mettere insieme dei fondi organizzando due eventi: una charity dinner per la raccolta fondi, il 29 marzo, organizzato dalla Region Umbria e l’altro durante la cena di premiazione della conferenza nazionale dove lo stesso Davide Venturi ha fatto il nome della nostra associane ‘Prenditi cura di te odv’ per un’asta di beneficienza.
Una somma che, a settembre, ci consentirà di ripartire più propositivi che mai. Il progetto ‘Cancro e cura di sé’, un progetto che finanzia completamento un programma di esercizio fisico per pazienti oncologici presso la palestra della salute ‘Revolution Studio’ di Trevi, per noi è un grandissimo risultato sia a livello regionale che nazionale”, così Simona Laudani apre la sua seconda intervista su TuttOggi.info.
La vita per Simona è come una grande tela
Simona Laudani racconta il suo viaggio con l’entusiasmo di una bambina e la grinta e la determinazione di una guerriera. Una grinta travolgente, stimolante che non può non stupire ed incuriosire per tutto ciò che saranno i suoi nuovi progetti come: “Cicatrici”. Un progetto fotografico visualizzato nella mente di Simona qualche tempo fa ma, che solo conoscendo Simone Rossi, membro del suo stesso capitolo BNI: ‘Smile’, sta iniziando a prendere forma proprio come creta che si modella tra le dita.
La vita per Simona è come una grande tela. Sei tu che ogni giorno rovesci i colori che vuoi per renderla meravigliosa. È con questa immagine che Simona affronta ogni giorno della sua vita. E lei lo fa con la passione e l’entusiasmo di un pittore che, con le sue pennellate intrise di colore, riesce ogni volta ad emozionare. Ogni colore è per Simona un sogno che si realizza.
“La novità è questo nuovo progetto che si chiama ‘Cicatrici’. E’ un progetto fotografico in collaborazione con Simone Rossi mio collega di Capitolo. Ha l’obiettivo di raccontare, attraverso delle foto, sia il percorso delle donne operate al seno, segnato da profonde cicatrici e i modi di reazione delle stesse dopo l’intervento, donne che hanno lasciato che il segno restasse impresso come un’impronta indelebile che non si ha paura di mostrare, chi ha ricostruito o donne, come me, che hanno disegnato un tatuaggio per personalizzare quella cicatrice. Abbiamo deciso di coinvolgere sia donne operate al seno che uomini che hanno subito delle cicatrici sul corpo e che vogliono raccontare il percorso attraverso questi scatti”.
Per Simona Laudani nessun sogno può prendere vita senza un anima
Ma quale sogno potrà mai prender vita se in quel sogno non c’è un’anima. Solo vedendo un’anima in un corpo e non un semplice corpo con un’anima, puoi vedere oltre e toccare i cuori di chi, altro non desidera che ricevere una carezza. Simona, con la sua sensibilità e la sua capacità di trasmutare la sofferenza in un sorriso è riuscita, in poco tempo, a toccare molte anime.
“Il progetto, avendo come obiettivo l’accettazione e l’amore per se stessi, mira a rendere, coloro che hanno subito questo trauma, consapevoli di una grande certezza: che mai e poi mai una cicatrice potrà essere da spartiacque tra la vita e ciò che siamo noi”.
Un progetto il cui obiettivo è quello di sensibilizzare chi, come lei, è stata toccata con forza dalla vita. Chi come lei ha delle cicatrici che oggi non nasconde più perché rappresentano per lei il segno di una vittoria e di un nuovo risveglio.
L’obiettivo di Simona è far conoscere “Cicatrici” ai Comuni di tutta Italia
“Queste foto verranno esposte attraverso una mostra itinerante sia nella Regione Umbra che fuori regione. Abbiamo un canale anche ad Ascoli Piceno coinvolgendo Marche e Toscana. La mia più grande speranza e aspirazione è sensibilizzare i comuni di tutta Italia a mettere a disposizione le loro sale, per accogliere non solo queste testimonianze, manifestate attraverso immagini, ma anche con la realizzazione di un video. L’obiettivo è partire dai comuni per poi pian piano sensibilizzare anche le scuole ad un tema tanto delicato come quello di non aver né paura né vergogna di far vedere le proprie cicatrici ma, soprattutto, a prendersi cura di sé per poter prevenire. I primi scatti partiranno entro agosto, non appena riusciremo a coinvolgere quante più donne e uomini possibile e tra ottobre e dicembre, di questo anno, inizieranno a girare”.
Ecco perché, ora che il sogno di Simona non è più solo un’immagine nei suoi pensieri ma un evento dal quale raccoglierà nuovi stimolanti frutti, Simona fa un invito pieno d’amore e di speranza.
“Mi piacerebbe che chi volesse partecipare come modello o modella e chi volesse supportarci come sponsor, possa contattare direttamente me tramite whatsapp o inviare un’email all’associazione: info@prenditicuradite.org”
Grazie a BNI la vita di Simona Laudani si sta illuminando di nuovi e stimolanti riflessi
Ne ha fatta di strada quella fragile creatura, oggi trasmutata in eroina forte e tenace che si è forgiata delle sue cicatrici e sofferenze per costruirsi quella corazza di ambizioni che la stanno portando sempre più in alto.
“Direi che la mia vita è diventata ancora più colorata perché grazie a BNI e a tutte queste iniziative, si sta illuminando di riflessi. A livello personale tutte le persone che sono state al mio fianco hanno potuto conoscermi meglio. Ora iniziano a guardarmi con occhi diversi, non più di dolore, pena ma di speranza, forza, entusiasmo che si riflette non solo sulle persone a me care ma anche e, soprattutto, alle donne che ho avuto la fortuna di conoscere tramite l’associazione. Si sono sentite più capite, rappresentate. Finalmente possono continuare a vivere consapevoli che, non sarà una cicatrice a frantumare i loro sogni. Hanno iniziato ad acquisire più forza, e consapevolezza che si possono vedere nuovi orizzonti anche se la vita ti segna. L’intervista di dicembre è stata per me come un trampolino di lancio, come se avesse dato il via alla creazione della mia reputazione personale e dell’associazione. Da quella intervista si sono aperte altre porte. Sono nate altre interviste ed iniziative, avvicinando più persone oltre amici e parenti”.
E alla domanda: come vedi oggi la tu vita, non potevamo non ammirare, nelle sue parole, la bellezza delle sfumature che rendono il quadro della sua vita, un esemplare unico e inimitabile.
“E’ un periodo della mia vita molto bello. Mi sento piena di gioia, più leggera e nello stesso tempo più centrata. Sono contenta e grata di aver incontrato Simone e iniziato a parlare del progetto già da dicembre. Ricordo che quel giorno da un semplice pensiero mi si è aperto un mondo. Simone è riuscito a definire quell’immagine e farla diventare nitida. Da quel momento mi sono circondata di persone che credono in me, compresa colei che mi ha fatto il tatuaggio, molti sponsor che, con il loro supporto stanno rendendo il mio progetto ancora bello e completo”.
Articolo di Laura Caldara