Un altro mito (l’ennesimo, forse l’ultimo) da sfatare prima di arrivare a questa “inedita” edizione 2018 della Corsa dei Ceri. In questi giorni il sindaco di Gubbio Filippo Mario Stirati ha infatti dovuto precisare la posizione del Comune in merito alle feste in piazza la sera del 15 maggio, dato che voci incontrollate hanno parlato spesso di divieti imposti anche agli intrattenimenti goliardici e balli post corsa.
“Sulla questione sicurezza della ‘Festa dei Ceri’, – spiega Stirati – messa in atto secondo quanto disposto dalle recenti leggi e concordata dai tavoli tecnici dei mesi scorsi con i soggetti preposti, ho sempre tenuto a precisare che il 15 maggio non sarà un giorno ‘blindato’ o ‘militarizzato’ e che lo spirito genuino, spontaneo, di sana allegria non sarà minimante intaccato“.
Il primo cittadino torna poi a precisare che le nuove norme adottate si sono concentrate sul momento più ‘sensibile’ dell’Alzata in piazza Grande, la mattina, e che queste “non saranno di ‘repressione’ ma solo di rafforzamento rispetto a quelle già attuate in passato con qualche accorgimento e controllo in più“.
Non è compito del Comune né mio come garante dell’ordine pubblico, intervenire nelle manifestazioni di festa in piazza organizzate dalle Famiglie dei Ceraioli, dalle associazioni, da privati cittadini, loro stessi ovviamente responsabili di quanto andranno a proporre
“Perciò – conclude Stirati – è completamente falso e privo di fondamento che il Comune abbia vietato balli o altre esibizioni spontanee nella parte conclusiva della Corsa, quando la tensione si scioglie e gli animi si distendono. Anzi, ritengo che offrire momenti di intrattenimento musicale possa essere auspicabile proprio per vivere con serenità la chiusura di una giornata indimenticabile. Perciò, lo ripeto, nessun divieto da parte nostra ed è responsabilità dei singoli organizzatori decidere o meno di dar corso a intrattenimenti”.