Ieri pomeriggio (martedì 23 giugno), in occasione del 141esimo anniversario della nascita di Alice Hallgarten, moglie del barone Leopoldo Franchetti, nella Sala convegni di Villa Montesca a Città di Castello, è stata presentata ufficialmente la Fondazione “Hallgarten-Franchetti Centro Studi Villa Montesca”.
Tantissimi gli ospiti presenti all’appuntamento, tra i quali il Presidente della Fondazione Giuliano Granocchia, il sindaco del Comune tifernate Luciano Bacchetta, il Direttore Generale della Fondazione Fabrizio Boldrini e l’Assessore alla Cultura del Comune di Città di Castello Michele Bettarelli.
La Fondazione di partecipazione, nata dopo un lungo iter di trasformazione del Centro Studi Villa Montesca, avrà come scopo quello di sviluppare e valorizzare le attività della Villa, anche attraverso la promozione del patrimonio culturale e della eredità scientifica dei Baroni Franchetti; centrale è il settore delle scienze dell’educazione e della apertura verso altre esperienze culturali europee, stante l’importanza del patrimonio morale della tradizione educativa di Villa Montesca.
La visione condivisa dei Baroni Franchetti portò, nel 1901, alla fondazione delle scuole rurali di “Montesca” e “Rovigliano” e, nel 1909, alla pubblicazione a Città di Castello de “Il Metodo della pedagogia scientifica” di Maria Montessori dopo il primo corso di Pedagogia Scientifica tenutosi proprio a Villa Montesca. Proprio Alice Hallgarten, donna di grande cultura, tenacia e dedizione, ha contribuito a rendere Villa Montesca un modello nella storia dell’educazione e la Fondazione Centro Studi Villa Montesca, sulla scia di quella straordinaria esperienza, si presenta oggi come centro internazionale di ricerca educativa, dove vengono proposte e sperimentate metodologie didattiche innovative.
Nel tardo pomeriggio di ieri, inoltre, è stata riaperta anche la storica biblioteca del barone Franchetti, ricollocata nella sede originaria con i suoi oltre 6000 volumi. Dai magazzini di Solomeo a Perugia, nei prossimi mesi, si completerà il trasferimento dell’intero archivio dei baroni.
“Per chi si ispira ai baroni Franchetti, cambiare è una modalità ordinaria. Per questo consideriamo la trasformazione del Centro Studi in fondazione una tappa del lavoro che in questi anni ha svolto collegando la dimensione europea della formazione a quella locale, sia in relazione con le figure dei baroni che alla progettazione comunitaria – ha dichiarato il sindaco Luciano Bacchetta – L’Amministrazione comunale ha fortemente incoraggiato l’evoluzione del Centro Studi verso una forma di gestione più efficace a liberare risorse ed energie per valorizzare il patrimonio materiale e immateriale dei baroni e fare del territorio, che per primo ha creduto nella forza pedagogica e sociale del Metodo Montessori, uno dei riferimenti nelle scienze dell’educazione e dell’apprendimento in generale. La concomitante inaugurazione della biblioteca storica di Leopoldo è esemplificativa del nuovo corso, nel quale l’eredità concreta e quella ideale dei baroni si muoveranno in parallelo, a partire dalle caratteristiche scientifiche, culturali e turistiche dei loro luoghi e dei significati che, a distanza di un secolo, continuano a produrre”.