E' un'emergenza assoluta, che mette a rischio la tenuta della coesione sociale dell'Umbria: le risorse per finanziare la cassa integrazione in deroga sono agli sgoccioli, con le attuali non si va oltre la fine di maggio e il reddito di 14mila lavoratori (di cui 3mila a zero ore) è fortemente a rischio.
E' un allarme rosso quello lanciato questa mattina nel corso di una conferenza stampa unitaria da Cgil, Cisl e Uil dell'Umbria che si preparano a partecipare il prossimo 16 aprile alla manifestazione nazionale di Roma, organizzata dai tre sindacati davanti al Parlamento per rivendicare un adeguato finanziamento degli ammortizzatori sociali.
Sono i numeri a delineare la serietà del problema: per il 2012 in Umbria sono stati spesi 55 milioni di euro e per quest'anno le previsioni sono di un ulteriore incremento del fabbisogno (intorno ai 60 milioni), ma le risorse ad oggi disponibili non superano gli 11 milioni e con la seconda tranche che dovrebbe essere distribuita alle regioni, non si arriverà comunque oltre i 22 milioni. Davvero troppo poco per le 3.200 domande arrivate ad oggi dalle imprese umbre (soprattutto piccole e piccolissime), che settimanalmente crescono in maniera allarmante. Il tutto, mentre si registra un numero di disoccupati (17mila) che non ha precedenti nella storia recente della regione.
Per i tre sindacati umbri è dunque necessario un intervento immediato su questo versante, al quale va poi naturalmente affiancato un insieme di politiche attive del lavoro per favorire la ripresa dell'occupazione.
Ma la manifestazione del 16 aprile dovrà anche sollecitare una giusta presa di coscienza sulla gravità del problema. Per questo, Cgil, Cisl e Uil dell'Umbria sollecitano i parlamentari recentemente eletti nella regione a giocare un ruolo attivo per favorire lo sblocco di questa situazione insostenibile.
Uffici stampa Cgil-Cisl-Uil Umbria